VIDEO - Mi ritorni in mente, 2 giugno: il sogno Serie A si infranse sulla traversa del Dall'Ara

Nuovo appuntamento con la rubrica "Mi ritorni in mente", con la quale ripercorriamo gli ultimi 40 anni di storia dell'U.S. Avellino, giorno per giorno. 

Il 2 giugno l'Avellino ha disputato due gare di campionato e una di playoff. 

Il primo precedente risale al 1991: 0-0 sul campo del Pescara. 

La "rivincita" si disputò cinque stagioni al Partenio. In quel caso l'Avellino si giocò la permanenza in Serie B, nella penultima gara di quel campionato. Di fronte un Pescara già in vacanza, che approfittando dell'involuzione dei biancoverdi, si portò in vantaggio di due reti, quelle segnate da Baldi e Giampaolo. A nulla servì il gol di Ciccio Nocera nella ripresa. L'Avellino perse la sfida decisiva per la salvezza e avvicinò l'inferno della Serie C, impronosticabile fino a qualche giornata prima (vedi il video alla fine dell'articolo).

E' del 2015 il rammarico più grande. Il 2 giugno di quell'anno l'Avellino si recò a Bologna per la gara di ritorno delle semifinali playoff. All'andata ci pensò Sansone a regalare il successo ai felsinei. Quindi, l'Avellino avrebbe dovuto vincere con due gol di scarto essendosi posizionata peggio rispetto al Bologna. Trotta portò avanti i lupi, ma Acquafresca pareggiò i conti. Prima dell'intervallo ancora l'attaccante casertano timbrò il cartellino per il momentaneo 2-1 irpino, annullato dal gol di Cacia, aiutato da una topica di Frattali. A cinque minuti dal termine Kone piazzò un tiro al volo alle spalle di Da Costa, quindi l'episodio indimenticabile della traversa colpita da Castaldo, al 92': lì si infransero i sogni di A dell'Avellino, applaudito a fine partita da entrambe le tifoserie (vedi il video alla fine dell'articolo).

Nei video la sconfitta interna con il Pescara del 1996 e la vittoria a Bologna nel 2015.

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