Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l'Avellino sul campo della Vibonese. Un campo ostico, difficile, complicato, che la scorsa stagione costò il secondo posto ai ragazzi di Braglia alla penultima giornata del campionato.
Penultima giornata anche quest'anno, ma del girone di andata e Avellino che ha imparato dagli errori passati, giocando con determinazione e grinta, e portando a casa l'intera posta grazie ad un tap-in di Carriero, che dopo il Potenza, segna un altro gol da 3 punti.
E non importa se qualcuno dirà "ma è stato un brutto Avellino". E' vero, i lupi non sono stati bellissimi da vedere, ma oggi contava solo vincere, a differenza magari di quanto fatto con le neopromosse e con altre squadre dei bassifondi della classifica, dove l'Avellino, pur giocando meglio, ha perso punti fondamentali.
Era questo il messaggio che Braglia e De Simone hanno mandato in settimana, fare attenzione alle gare contro avversari, sulla carta, abbordabili. Partite che hanno portato via tanti punti in questa stagione ai lupi, con Campobasso, Latina, Monterosi, Picerno, Andria. Quelle partite dove ci si attendeva l'intera posta, ma dove sono arrivati solo pareggi e una sconfitta. I biancoverdi si sono presentati concentrati sul terreno di gioco del "Razza", con grinta e caparbietà, senza sottovalutare l'avversario.
Quello che contava era dare un segnale dopo il pareggio con il Bari, un segnale che questa squadra crede ancora nel primo posto. Davanti corrono e l'Avellino non può permettersi passi falsi ulteriori e quindi ben vengano i successi, anche sporchi, come quello di oggi.
Per larghi tratti è sembrato l'Avellino della seconda metà della scorsa stagione, cattivo, determinato, non bello, ma vincente, quell'Avellino che ha sfiorato la finale playoff. In Serie C ci sono gare che conta vincere anche creando poco, ma sfruttando al massimo le occasioni. E l'Avellino ha ampiamente superato l'esame.
Terza vittoria di fila in trasferta per i lupi, undicesimo risultato utile di fila dopo la famosa debacle con il Monterosi, che sembrava dovesse far rimanere strascichi importanti e invece così non è stato. La squadra si è ricompattata dopo quella sconfitta, l'ambiente, dopo alcune settimane di contestazione, si è unito intorno alla squadra che si è messa a correre, o meglio a rincorrere, per recuperare quanto perso all'inizio.
Avellino che magari poteva chiudere prima la gara, trovando il raddoppio, ma bisogna anche dire che Forte non ha quasi mai corso rischi, tolta la traversa di Mbende nel primo tempo. Sono vittorie che donano energie ed entusiasmo, fondamentali per chiudere alla grande questo 2021, sperando di rosicchiare punti a chi sta davanti.
La prossima sfida sarà al Foggia di Zeman, una vecchia conoscenza che torna al Partenio, un avversario ostico, determinato, forte. Vincere sarebbe importante per dare continuità e dare un segnale a chi sta avanti, che questo Avellino se la giocherà fino alla fine.
Penultima giornata anche quest'anno, ma del girone di andata e Avellino che ha imparato dagli errori passati, giocando con determinazione e grinta, e portando a casa l'intera posta grazie ad un tap-in di Carriero, che dopo il Potenza, segna un altro gol da 3 punti.
E non importa se qualcuno dirà "ma è stato un brutto Avellino". E' vero, i lupi non sono stati bellissimi da vedere, ma oggi contava solo vincere, a differenza magari di quanto fatto con le neopromosse e con altre squadre dei bassifondi della classifica, dove l'Avellino, pur giocando meglio, ha perso punti fondamentali.
Era questo il messaggio che Braglia e De Simone hanno mandato in settimana, fare attenzione alle gare contro avversari, sulla carta, abbordabili. Partite che hanno portato via tanti punti in questa stagione ai lupi, con Campobasso, Latina, Monterosi, Picerno, Andria. Quelle partite dove ci si attendeva l'intera posta, ma dove sono arrivati solo pareggi e una sconfitta. I biancoverdi si sono presentati concentrati sul terreno di gioco del "Razza", con grinta e caparbietà, senza sottovalutare l'avversario.
Quello che contava era dare un segnale dopo il pareggio con il Bari, un segnale che questa squadra crede ancora nel primo posto. Davanti corrono e l'Avellino non può permettersi passi falsi ulteriori e quindi ben vengano i successi, anche sporchi, come quello di oggi.
Per larghi tratti è sembrato l'Avellino della seconda metà della scorsa stagione, cattivo, determinato, non bello, ma vincente, quell'Avellino che ha sfiorato la finale playoff. In Serie C ci sono gare che conta vincere anche creando poco, ma sfruttando al massimo le occasioni. E l'Avellino ha ampiamente superato l'esame.
Terza vittoria di fila in trasferta per i lupi, undicesimo risultato utile di fila dopo la famosa debacle con il Monterosi, che sembrava dovesse far rimanere strascichi importanti e invece così non è stato. La squadra si è ricompattata dopo quella sconfitta, l'ambiente, dopo alcune settimane di contestazione, si è unito intorno alla squadra che si è messa a correre, o meglio a rincorrere, per recuperare quanto perso all'inizio.
Avellino che magari poteva chiudere prima la gara, trovando il raddoppio, ma bisogna anche dire che Forte non ha quasi mai corso rischi, tolta la traversa di Mbende nel primo tempo. Sono vittorie che donano energie ed entusiasmo, fondamentali per chiudere alla grande questo 2021, sperando di rosicchiare punti a chi sta davanti.
La prossima sfida sarà al Foggia di Zeman, una vecchia conoscenza che torna al Partenio, un avversario ostico, determinato, forte. Vincere sarebbe importante per dare continuità e dare un segnale a chi sta avanti, che questo Avellino se la giocherà fino alla fine.
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