"Salve, mi chiamo Michele, ho 47 anni e vivo in provincia di Lodi da quasi 16 anni ma irpino purosangue di Guardia Lombardi. La mia è una passione viscerale per L'avellino tanto da seguirla in questi ultimi 5 anni in quasi tutte le trasferte qui al nord. Questa mia passione è stata ereditata dal mio secondo figlio Antonio che ha sette anni, nato a Lodi, ma anche lui "Irpino" in tutto e per tutto. Da quando L'ho portato con me in trasferta a Parma, il suo amore per il Lupo è diventato qualcosa di inimmaginabile, tanto che a scuola ormai lo conoscono come "il tifoso dell'avellino". Adesso non so come dirgli che quasi sicuramente la mia è la sua squadra del cuore non esisterà più. Non riesco ad immaginare la sua reazione. Per farvi capire l'attaccamento ai colori, basti pensare che ad ogni sconfitta dell'avellino c'erano pianti a dirotto, mentre ad ogni gol dei nostri beniamini tremava il palazzo per l'esultanza. Tutto questo per dirvi che i nostri valori, i valori di tutti noi tifosi dell'avellino l'indomabile spirito battagliero di un intero popolo come quello irpino, sono stati calpestati e presi in giro. Si poteva e si doveva evitare un'umiliazione del genere. Ci sono tanti modi per ammettere di aver fallito, ma farlo sulla pelle e sui sentimenti di chi in questi anni si sentiva orgoglioso di tifare biancoverde, come del resto da una vita, è assurdo e meschino. Mi auguro che tutto questo si risolva per il meglio, ma allo stesso tempo che le persone che ci hanno portato a questo si facciano un'esame di coscienza e prendano le dovute decisioni perché se si ama non si tradisce!!!!!!! Forza lupi e forza Avellino, per sempre!!!!!".

Sezione: Parola ai tifosi / Data: Dom 22 luglio 2018 alle 11:57
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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