Alzi la mano chi non è rimasto toccato, anche solo un pochino, dalle parole di mister Rastelli in conferenza stampa. Ci ha messo il cuore in quel discorso e probabilmente anche un briciolo di commozione quando ha ricordato l’episodio del tifoso “ci hai presi in giro un’altra volta”. Questa frase gli ha fatto male per davvero. Avellino è la sua piazza, la sente in modo particolare perché oltre a fare bene da giocatore, in tre anni ha fatto più che bene anche da allenatore. E poco importa se la Serie A o i playoff lo scorso anno non sono arrivati o non arriveranno anche quest’anno. Di certo sarà una delusione, ma alla fine dei conti tutti avrebbero firmato per un campionato di ottimo livello come quello disputato da Castaldo e compagni. “Prima uomini e poi calciatori” è lo slogan portato avanti dagli eccellenti tifosi biancoverdi sin dall’inizio della preparazione estiva. Ebbene, il mister ha dimostrato di esserlo a pieno. Non si è mai tirato indietro, difendendo a spada tratta i suoi “ragazzi”, come è solito chiamarli. Ma il mister ci ha sempre messo la faccia anche quando i tifosi erano, lasciate passare il termine, incazzati neri per i risultati che non arrivavano. Mercenari, venduti e tutto il resto sono i classici aggettivi che vengono fuori quando si è arrabbiati, delusi, amareggiati perché la propria squadra del cuore non va come dovrebbe. Ma siamo convinti che nell’animo di ogni tifoso c’è tanta soddisfazione e gratitudine verso coloro che hanno riportato in alto il nome di Avellino in tutta Italia e non solo. Dopo Nissa, Milazzo, Adrano e Forza e Coraggio. Ognuno ha i propri pregi e i propri difetti. Un Santone come Fabio Capello venne cacciato da Madrid nonostante avesse vinto lo scudetto, perché accusato di non avere gioco. Ma Capello resta lo stesso un vincente. La stessa accusa fatta a Rastelli. Magari non vi è un gioco spumeggiante, ma il tecnico si è dimostrato, comunque e nonostante tutto un vincente (con le dovute proporzioni). Non lo diciamo noi, ma i risultati. Carta canta.

Sezione: Copertina / Data: Mer 06 maggio 2015 alle 11:46
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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