Alla faccia delle critiche che lo hanno accompagnato durante il suo percorso in biancoverde. Momo Soumarè è stato lanciato in campo a Catania, campo caldo, dal primo minuto per fare un po’ il Castaldo. Ovviamente con le giuste proporzioni, ma il giovane belga non ha affatto sfigurato. Stiamo parlando di un classe 1996 che ha in dote una buona personalità, una buona tecnica di base, velocità e senso della posizione. Vanta anche una buona forza fisica, perché al contrario di ciò che si possa pensare all’apparenza del fisico minuto, l’ex Anderlecht nei contrasti si fa rispettare. Manca, quindi, solamente un po’ di concretezza in più in fase realizzativa. Lo abbiamo visto ingaggiare duelli prima con Terracciano e poi con il fortunato Capuano, che ha respinto sulla linea di porta un gol praticamente fatto. Mancava da tanto, troppo tempo in campo. La sua rapidità può essere un’arma micidiale per Rastelli che concedendo un pizzico di fiducia in più ad un giovane di prospettiva potrebbe ritrovarsi in casa un attaccante molto utile alla causa, ovviamente con tanta strada ancora da percorrere davanti a sé imparando proprio da Gigi Castaldo i trucchi del mestiere.  

Sezione: Focus / Data: Lun 30 marzo 2015 alle 13:00
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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