Vista da lontano, Avellino potrebbe apparire come un’isola felice: mercato in stato avanzato, accordo trovato per il via libera per i lavori al Partenio-Lombardi e ritiro già organizzato, con tanto di rifacimento del manto erboso de "Il Castagneto" di Sturno già ultimato.

Regna il caos, invece, in alcune piazze che prenderanno parte al prossimo campionato di Serie B. Non sorridono le neopromosse Pisa e Benevento. Se in casa sannita sembra essere stato raggiunto il punto di svolta con le dimissioni rassegnate dall’ex presidente Pallotta e l’imminente ritorno di Vigorito nel ruolo di presidente e proprietario (e Auteri in panchina), a Pisa è tutto ancora in alto mare. Guerra aperta tra i due soci Petroni e Lucchesi. L’ex direttore generale dell’Avellino non sembra avere intenzione di continuare il percorso a due alla guida del club toscano e avrebbe avanzato due proposte a Petroni: cessione del 50% delle sue quote o acquisto del 50% delle quote del socio.

Petroni avrebbe a sua volta dato il consenso per continuare da solo e di provvedere all'iscrizione della squadra al prossimo torneo cadetto, confermando Rino Gattuso in panchina. Le dimissioni di Lucchesi, però, potrebbero allontanare definitivamente l’ex centrocampista del Milan da Pisa, disposto a restare in Toscana solo con Lucchesi presidente. Intanto il tempo scorre ed entro il 30 giugno bisognerà provvedere all’iscrizione onde evitare penalizzazioni o, nel peggiore dei casi, un incredibile addio alla Serie B.

A Bari sembra essere tornato il sereno. Gianluca Paparesta è stato spodestato da Cosmo Giancaspro, nuovo presidente del club pugliese. L’ex fischietto internazionale non è riuscito a racimolare in tempo i 2.6 milioni di euro che gli avrebbero permesso di restare al comando del Bari. Niente soldi, niente aiuto del fantomatico tycoon Noordin, sgamato già in tempi non sospetti, e società tra le mani del socio di minoranza Giancaspro. Già pronto lo staff dirigenziale, con Doronzo e Angelozzi nei ruoli di direttore sportivo e direttore generale. Da scoprire il nome del nuovo tecnico, con Colantuono in pole position.

Sul fronte panchine, la Salernitana è pronta ad abbracciare Simone Inzaghi: accordo in dirittura d’arrivo, sarà l’ex Lazio a guidare i granata. Proveniente da Formello anche il nuovo allenatore della Ternana: sarà Alberto Bollini, tecnico della Primavera della Lazio. A Brescia, invece, non sembrano esserci alternative a Zdenek Zeman. Il boemo ha già dato il suo consenso a tornare sulla panchina delle rondinelle, ma anche il Pisa, in caso di presidenza Petroni e addio di Gattuso, vorrebbe puntare su Zeman.

Sezione: Focus / Data: Gio 23 giugno 2016 alle 12:04
Autore: Carmine Roca
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