Col suo gol nei minuti finali del match col Latina, ha regalato all'Avellino una salvezza tribolata, sofferta ma fondamentale per programmare con più tranquillità il futuro del club. Gigi Castaldo è stato ancora una volta l'uomo decisivo per i Lupi, assicurando alla squadra esperienza e leadership. Nessun dubbio sul futuro dell'attaccante che, come rivela a TuttoMercatoWeb il suo agente, l'avvocato Ernesto De Notaris, si tingerà ancora di biancoverde. Quando è cattivo tempo, si vedono i veri "Lupi"... "E' stato un anno particolare per lui, sotto diversi aspetti. Intanto dal punto di vista fisico, per via degli infortuni che lo hanno condizionato. Poi psicologico, con la pendenza di questo processo relativo al calcioscommesse che lo ha visto assolto dall'accusa di omessa denuncia. Gigi ha fatto parlare il campo al cospetto dei tanti gufi che lo ritenevano finito. Ha aspettato il momento opportuno, con umiltà, e ha messo la zampata finale su questa stagione dell'Avellino dimostrando di essere un vero Lupo".

Come è stato il suo rapporto con Novellino? "Il tecnico ha il grande merito di averlo saputo gestire alla perfezione. Sapeva che Gigi sarebbe stato il vero condottiero della squadra in questa partita. In altre situazioni, Castaldo era partito dalla panchina a causa di assetti tattici ben determinati. Ma col Latina contavano le semplici motivazioni, la grinta e l'attaccamento alla maglia. In questo, il giocatore ha dato prova di grande amore per l'Avellino, sudando la casacca biancoverde fino all'ultimo secondo. E il suo gol-vittoria vale più di una semplice salvezza, piuttosto è come se avesse consentito all'Avellino di guadagnare un'altra promozione. Basti vedere la partenza ad handicap in questo campionato, a cui si è aggiunta la spada di Damocle della penalizzazione".

Quale sarà il futuro del giocatore? "Il suo contratto scade nel 2019. Resterà ad Avellino perché lì sta bene e perché è troppo attaccato alla maglia. Con buona pace dei detrattori che lo ritenevano vecchio, penso che a questo punto chiederò alla società un allungamento con adeguamento del contratto perché il talento non ha età...".

Nella Primavera dell'Avellino diretta da Renato Cioffi ci sono dei piccoli talenti di cui sta seguendo il percorso di crescita. "Sì. Sono Francesco Rizzo, scuola Napoli, Carmine Sgambati, ex Roma, Domenico Todisco e Luciano Arciello. Tutti classe '98, "lupacchiotti" in erba. Il merito della loro crescita è anche del tecnico Renato Cioffi che ha svolto un lavoro fondamentale. L'intero settore giovanile dell'Avellino è partito in estate dalle ceneri ma Cioffi, a mio avviso, ha creato della basi importanti per il futuro".

Sezione: News / Data: Sab 20 maggio 2017 alle 14:10
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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