Raggiunto telefonicamente, il tecnico della Primavera Claudio Luperto ha stilato il punto della situazione sulla sua avventura alla guida dei lupacchiotti:

Mister, dopo diverse giornate la sua squadra è finalmente riuscita a strappare un risultato positivo in quel di Reggio Calabria

Posso ritenermi soddisfatto del pareggio ottenuto sabato. I ragazzi infatti hanno disputato una buona prova, giocando a viso aperto e mettendo in più occasioni in difficoltà gli avversari. La classica gara in cui puoi vincere così come puoi perdere.


Un pareggio che ha contribuito inevitabilmente a risollevare il morale tra i suoi ragazzi, in attesa di sfatare il tabù vittoria…

Vincere rappresenterebbe sicuramente una bella soddisfazione. Speriamo di conseguirla il prima possibile. In ogni caso andiamo avanti, cercando di mettere in campo tutte le armi necessarie per conquistarla e da ricercarsi nell’ abnegazione, determinazione ed autostima più che mai fondamentali unitamente all’organizzazione al cospetto di formazioni più attrezzate dal punto di vista tecnico. Soltanto correndo, combattendo senza mollare mai e gettando il cuore oltre l’ostacolo per tutti i 90 minuti di ogni gara si può infatti confidare di raggiungere qualche risultato, contando anche su un pizzico di quella fortuna che come si suole dire non guasta mai per recuperare anche qualche punto perso immeritatamente.

Quale delle altre formazioni del campionato l'ha impressionata di più?

Sicuramente le due che animano l'avvincente testa a testa in classifica, ovvero Lazio e Fiorentina. Non esito a definirli veri e propri rulli compressori che annoverano nei loro organici giocatori già pronti per la Lega Pro. Ma oltre ai biancocelesti e ai viola, tra le formazioni che mi hanno impressionato di più rientra anche la Roma che a differenza delle sopracitate non utilizza fuoriquota.

Al di là dei numeri, come giudica la sua esperienza al timone della panchina della rappresentativa biancoverde?

Positiva in quanto mi sta consentendo di mettere al servizio di questi ragazzi la mia esperienza di calciatore di squadre di A e B come Genoa, Arezzo, Sambenedettese, Lecce, Latina, Casarano e Cosenza nonchè di tecnico di formazioni di C2 quali Casale, Montevarchi e Alghero. I risultati contano fino a un certo punto in quanto come più volte ribadito dalla società, questo per la Primavera è il classico anno di transizione. E io mi auguro di gettare quanti più basi possibili per le ambizioni future che la dirigenza intende coltivare a partire dal prossimo campionato. E in tal ottica qualche settimana fa abbiamo ingaggiato il centrocampista Grenni e il difensore Mazza, contando di chiudere a breve anche per un portiere senegalese.

Sabato il campionato si ferma. Alla ripresa la sua squadra sarà attesa dalla trasferta in casa del Livorno di Zanetti junior...

Quella che ci attenderà in Toscana sarà una sfida durissima in quanto affronteremo una delle migliori formazioni di questo campionato che annovera nel suo organico anche 4-5 ragazzi di belle speranze provenienti dalla gavetta nelle fila dell’Inter. Ultimamente ha perso delle posizioni ma il valore e il talento messi in mostra nella gara d’andata sono intatti. E in tal senso sarà necessario cercare di ripetere le ottime prestazioni fornite sui campi di Catania e Fiorentina.

Nel pomeriggio ha avuto modo di assistere all’allenamento della prima squadra. Secondo lei quest’Avellino ha le carte in regola per lottare fino alla fine per i play-off?

Ce l’ha tutte:  determinazione, carattere, organizzazione di gioco, capacità di non mollare, votazione al sacrificio. Non vi nascondo che ai miei ragazzi porto la prima squadra come esempio. Qualità che hanno permesso a Zappacosta e compagni di disputare un campionato eccezionale e andare di gran lunga oltre le aspettative minime da ravvisarsi nell’obiettivo salvezza. Merito al mister che è riuscito a plasmare in modo superlativo la “materia prima” rappresentata dai calciatori che gli sono stati consegnati dalla società e nello specifico dal presidente Taccone e dal ds De Vito, autore anche loro di un lavoro straordinario negli ambiti di loro competenza, su tutti il mercato. Il campionato, inoltre, è equilibratissimo. Pertanto, come detto in premessa, ritengo che i play-off siano pienamente alla portata di quest’Avellino. 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 03 febbraio 2014 alle 18:16
Autore: Angelo De Rogatis
vedi letture
Print