Ancora 45 giorni di attesa e poi Luigi Castaldo potrà tornare a vestire la maglia dell'Avellino in gare ufficiali. Un conto alla rovescia lungo quattro mesi, che il bomber di Giugliano starà seguendo giorno dopo giorno. Fermato dallo scorso 27 luglio, il numero 10 dell'Avellino resta in attesa di scontare in maniera definitiva la squalifica ricevuta per i pagamenti in nero percepiti ai tempi della Nocerina. Per sapere come sta vivendo questo lungo stop, abbiamo raggiunto telefonicamente il procuratore del calciatore Ernesto De Notaris, che ai microfoni di TuttoAvellino.it ha dichiarato: "Non sta vivendo bene questo periodo. Ha una grande voglia di tornare per dare il suo aiuto alla squadra in campo. Fino a questo momento si sta limitando a dare un contributo durante la settimana. Guardare i propri compagni dalla tribuna non lo rende sicuramente felice".

Considerato l'inizio di stagione non proprio positivo della squadra, crede che la sua assenza stia pesando in maniera eccessiva sulle sorti dell'Avellino?

"Gigi è un uomo squadra. Con il suo tipo di gioco riesce a creare lo spazio per tutti i compagni di reparto. Credo che la sua assenza, in questo momento, sia comunque un elemento di debolezza per l'Avellino. Avete imparato a conoscerlo bene e sappiamo tutti che è un calciatore con carisma, che rappresenta una fonte di sicurezza per i compagni. Per questo la sua assenza è sicuramente importante".

Il suo ritorno in campo potrebbe coincidere con il definitivo rilancio dell'Avellino in classifica?

"Penso che l'Avellino abbia un'ottima squadra, ma ha ancora bisogno di un pò di tempo. Il rientro di Castaldo potrà portare maggiore tranquillità a tutto il gruppo".

A livello personale, questa assenza forzata potrebbe farlo tornare più forte ed affamato di prima?

"Sicuramente sì. Però non deve essere visto come il salvatore della patria. In passato ha fatto bene con l'Avellino. Non a caso in questo periodo di assenza i biancoverdi stanno vivendo i mesi più difficili dell'era Taccone. Questa potrebbe essere una coincidenza. La dirigenza ha deciso di inverstire molto su Castaldo, che si candida a diventare un simbolo di questa società. Potrebbe essere considerato come un figlio di Taccone e dell'Avellino. Ha tanta voglia di tornare in campo. Speriamo possa regalare altre soddisfazioni".

Negli ultimi tempi le sono arrivate delle offerte da altri club?

"Le offerte ci sono e ci saranno sempre. La maglia dell'Avellino, però, può essere considerata come la sua seconda pelle. Castaldo crede molto in questa società, quindi sarà difficile cedere alle lusinghe. Solo un'offerta folle potrà convincere le due parti. Sarà davvero molto difficile rompere questo bel rapporto".

L'obiettivo è la Serie A con l'Avellino?

"Castaldo in Serie A ci sarebbe dovuto andare già molti anni fa. E' il suo grande sogno. La traversa di Bologna ha interrotto il cammino verso la massima serie. Magari si potrà provare a rivivere questo sogno già tra qualche mese. Lo spero per il bene di Gigi e dell'Avellino".

 

Sezione: Esclusive / Data: Mer 14 ottobre 2015 alle 16:30
Autore: Ugo De Mattia
vedi letture
Print