Ospite della trasmissione Contatto Sport di Prima Tivvù, Gabriele Bernardotto, attaccante dell'Avellino, ha parlato della gara di Bari, ma anche del suo momento positivo con due gol consecutivi con il Monopoli e il Bari. 
Queste le parole dell'ariete biancoverde: "Sono soddisfatto del mio momento ma fino ad un certo punto. Il gol di ieri fa piacere ma non lo sento come quello con il Monopoli. Avrei preferito una vittoria ad un mio gol ma è andata male. Non sono felice come avrei voluto essere". 
Sulla gara di Bari: "Dopo una partita del genere bisogna mettersi tutto alle spalle subito. Oggi (ieri ndr) abbiamo parlato, ci siamo chiariti, abbiamo analizzato quello che non ha funzionato ieri e quindi pensiamo già mercoledì. Conta solo un risultato, lo sappiamo e siamo pronti per riscattare questa batosta. Fa male, perchè ogni gara ce la mettiamo tutta. Sono domeniche che vanno storte e archiviate subito". 
Sul momento dell'Avellino: "Non fare il ritiro ha influito. Io c'ero a Sturno, sono stato in gruppo e della rosa di oggi siamo in 4 soltanto e gli altri sono arrivati dopo. Il ritiro, quindi, non è stato fatto come si deve. In un ritiro si lavora, oltre alla preparazione, per conoscersi, per affinarsi, per creare un gruppo, in particolare quando la squadra viene fatta completamente da capo e queste cose non le abbiamo fatte, abbiamo fatto con ritardo successivamente. Penso che a gennaio, prima della ripresa del 10, faremo qualcosa, allenamenti importanti per mettere minuti nelle gambe. Successivamente sappiamo tutti cosa è successo, con il Covid che ha colpito la squadra pesantamente e quindi abbiamo dovuto fermare quel percorso di crescita che stavamo facendo, praticamente poi da novembre non ci siamo mai più,allenati e abbiamo solo pensato a giocare ogni 3 giorni e così diventa dura. Non è una scusa ma è così la verità. Anche a momento psicologico lo abbiamo pagato, perchp quando prendi 1-2 gol, c'è tempo per reagire, per provare a rimettere la gara in binari positivi e invece quando prendiamo degli schiaffi ora non riusciamo a reagire. Quello che posso dire è che il gruppo è unito, è compatto e su questo dobbiamo ripartire". 
Tornando sul Bari: "Sul 2-0 si è spento l'interruttore, come ho detto prima. Sul 2-0, mancavano ancora 70 minuti e una squadra forte la prova anche a riprendere la gara, invece ci siamo completamente estraniati e abbiamo preso l'imbarcata che poteva essere ancora più umiliante dopo un 4-0 a fine primo tempo. Come detto, abbiamo capito cosa non è andato, ci siamo parlati e ora si guarda avanti". 
Sulla piazza di Avellino: "Siamo giocatori che giochiamo da un pò, sappiamo che quando vieni in una piazza del genere c'è ambizione, i tifosi vogliono vincere, vogliono impegno, la maglia sudata. Io penso che le parole di Rocchi, Silvestri, Ciancio, non so chi più abbia parlato, siano anche state travisate. Loro sanno benissimo cosa sia Avellino e cosa bisogna fare in piazze così importanti. Hanno esperienza, hanno giocato in piazze importanti e sanno cosa vuol dire ricevere critiche". 
La fatica del tour de force: "Ovvio che si sente, una fatica sia fisica che mentale perchè recuperare in poco tempo le fatiche del giorno prima e pensare già a giocare perchè il mercoledì si torna in campo è davvero difficile. Come dice il mister prepariamo le partite in mezz'ora ed è durissima. Non si fa allenamento, si recuperano energie, ma non è calcio. Per fortuna mercoledì è l'ultimo match di questo tour de force e come diceva ancora, da gennaio inizia un altro campionato".
Sulla Vibonese, squadra in cui ha militato l'anno scorso: "Dall'anno scorso è cambiata molto, di quelli che giocavano con me sono rimasti 3-4. Sarà una Vibonese tosta, che verrà a giocare la sua partita, a metterci in difficoltà e dobbiamo fare molta attenzione. E' una squadra tosta, una squadra che sa soffrire e che è sempre sul pezzo. In caso di gol? Non esulterò". 
 

Sezione: Copertina / Data: Mar 22 dicembre 2020 alle 09:30
Autore: Marco Costanza
vedi letture
Print