Il presidente dell'Avellino Angelo Antonio D'Agostino è intervenuto in diretta su Radio Punto Nuovo, ecco tutte le sue parole: "Ad oggi ancora non sappiamo cosa succede, giovedì abbiamo avuto l'assemblea con tutte le squadre, stanno deliberando, alla fine il Consiglio Federale dovrà ratificare il tutto, se non lo approva servirà a poco cosa si è deciso all'unanimità ovvero di sospendere il campionato. E' stata un'assemblea molto lunga perché si è dibattuto molto sulla quarta promozione. Per me viene prima la salvaguardia della salute dei calciatori, poi tutto il resto. Il 18 se ne potrebbe sapere di più, sarà importante anche per noi per programmare il futuro. Noi abbiamo votato per la promozione per meriti sportivi e io ho pensato anche all'Avellino, non si parla solo di campionato in corso ma storia sportiva e ho pensato anche al nostro passato. Non è detto quindi che sia il Carpi, si può anche guardare il blasone, stabilità finanziaria, sento spesso Ghirelli e lui ci tiene molto in considerazione: assodato che il sorteggio fosse impossibile da attuare, l'unica soluzione era il merito sportivo. Vanno stabiliti i criteri poi di questo merito. Ipotesi playoff? Li giocheremmo, non possiamo tirarci indietro, anche se è difficile organizzarsi perché se non si può giocare il campionato non si possono giocare neanche i playoff. Il nostro protocollo dice che se una persona risulta positiva bisogna mettere in quarantena tutti quelli con cui ha avuto contatti e quindi intere squadre.

Di Somma e Capuano? Ora sono lì, ci incontreremo nei prossimi giorni e ne parleremo, per ora non ci sono cambiamenti in atto. Andiamo avanti così e poi si vede, c'è tempo. Li conosco molto poco, siamo stati isolati mesi, ma mi sembrano ottime persone, preparate, discuteremo e capiremo se possono sposare il nostro progetto. Non facciamo torti a nessuno ma nemmeno sconti, il nostro progetto deve camminare in maniera semplice e veloce, se chi ci sta a fianco sa sposare il progetto bene, se no senza fare offese a nessuno bisogna cambiare. Avevamo fatto delle promesse e le abbiamo attuate finora. Stiamo risolvendo tutti i problemi, mi mancano 2-3 cose e poi saremo a posto. Stiamo gettando le basi per fare un grande grattacielo ma ci vogliono tante componenti a partire da allenatore e ds, se chi c'è ora sposa questo progetto non vedo nessun tipo di problema. Vogliamo essere una società forte, la solidità finanziaria è fondamentale, soprattutto in questo momento: senza sponsor, senza pubblico e abbonamenti come si fa ad andare avanti? Quindi vogliamo mettere a posto i conti e tenere la società pronta qualunque scenario si avverrà e partire da primi della classe e non da ultimi.

Si parla di un nuovo format, di una B1 e B2 con doppio girone e una promozione dalla C alla B2 e poi B1, una sorta di C d'élite, qualcuno dice già dal 2020-21 ma mi sembra difficile organizzarsi in pochi giorni. Il diritto di recompra della Sidigas? Abbiamo avuto rassicurazioni che difficilmente verrà attuato, sono preoccupazioni legittime, secondo noi ha possibilità di attuarsi pari a zero, ma potrebbe creare dei contenziosi e delle difficoltà, purtroppo è nero su bianco, dobbiamo arrivare a ottobre e vedere che succede. Giocare la A al Sud? C'è il problema delle limitazioni al Partenio, a porte chiuse non ci sarebbero problemi ovviamente, noi ci siamo proposti per ospitare qualche gara. Parisi? Fa parte del nostro progetto, a me farebbe piacere tenerlo ma essendo giovane e promettente devo fare anche gli interessi del ragazzo che forse vuole salire di categoria, può accelerare la carriera e sono obbligato ad assecondare le sue volontà. Io lo terrei certo, ma non dipende solo da me. Tutti fremiamo, siamo entrati in un momento unico, siamo rimasti spiazzati, sarebbe stato bello festeggiare insieme ai tifosi allo stadio, purtroppo ci dobbiamo adeguare e speriamo che questo momento passi presto. Ho già dubbi che a settembre si possa ripartire a porte aperte. Ora non fasciamoci la testa prima del tempo, vediamo che succede. Cercheremo di fare tutto al meglio ma il calcio non è una scienza esatta, noi ce la metteremo tutta. Per noi è un'azienda e va trattata come tale. I risultati non vengono solo mettendo tanti soldi ma soprattutto se ci sono una serie di componenti in primis l'aspetto tecnico e qualitativo messo in campo. Ci vorrà qualche anno ma possiamo far bene.

Ringrazio tutti i tifosi, sento spesso molti di loro e ribadisco, mi spiace per il momento ma avremo modo di riprenderci. Tutto si fa per questo grande pubblico, c'è fame di calcio, siamo entrati in un momento sbagliato ma con l'impegno potremo tramutare tutto in bene. Sarà una settimana determinante, decideremo come completare il campionato e poi penseremo al prossimo".

Sezione: Copertina / Data: Lun 11 maggio 2020 alle 14:47
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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