Francesco "Ciccio" Baiano, ex calciatore della Fiorentina ma anche dell'Avellino, a Prima Tivvù ripercorre le tappe della sua carriera: "Mi trovo a casa, da due mesi siamo agli 'arresti domiciliari', dal 4 speriamo di poter uscire un po' di casa perché è stata dura, non siamo abituati a stare così tanto tempo in casa ma è giusto così, è per la nostra salute. Nella stagione 1989/90 ero felice di arrivare ad Avellino, con prospettive molto importanti, mi chiamò Pierpaolo Marino e accettai subito anche perché l'Avellino fece un investimento importante per me comprandomi direttamente. Dopo 14 gol all'Empoli in B l'Avellino mi prese per 3,8 miliardi di lire e credeva molto in me. Ahimé non fu un anno esaltante per me e per la squadra. Felice di arrivare in una piazza importante ma non contento dell'esito della stagione, fu un anno difficile. Adriano Lombardi era una persona eccezionale, arrivò in un momento difficile con la squadra partita per ben altri obiettivi, costruita per vincere, ma a volte uno parte per vincere e si ritrova a non retrocedere. Portò grande serenità pur sapendo che era un momento difficile, ci salvammo all'ultima giornata.

Eziolino Capuano lo conosco da oltre 30 anni, posso solo parlare bene di lui, per lui parla il curriculum, un allenatore di esperienza che non ho mai avuto ma è un amico di lunga durata come Bigica, Barone e così via, loro lo hanno avuto a Nocera e me ne hanno parlato molto bene, Barone è stato anche suo secondo. Un allenatore preparato che riesce a tirare fuori il massimo dai giocatori. Al di là dell'amicizia i risultati parlano per lui. Per me Avellino è stata un'annata difficile e mi dispiace molto, le aspettative erano diverse, mi spiace che ci contestavano sempre, perché le aspettative erano enormi, mi spiace non aver dato quello che si aspettavano da me, ero deluso per primo io".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 12:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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