Attilio Tesser, ex allenatore dell'Avellino, attuale tecnico del Modena, ha parlato a Radio Punto Nuovo, dove si è soffermato ad analizzare il momento in casa biancoverde, alla ricerca di continuità in campionato. 
Queste le sue parole: "Auguro il meglio all'Avellino, ma dare giudizi da lontano, senza vedere partite, è difficile. Io credo che questo Avellino, così come è costruito, possa far bene ai playoff, che bisogna raggiungere nella miglior posizione possibile. Per fare questo c'è bisogno di amore per la maglia e la forza di combattere tutti insieme, tutti uniti". 
Sui nuovi: "Credo che l'aspetto della mentalità e la solidità mentale, siano fondamentali. Poi la singola partita si può vincere o perdere. Conta molto adattare al meglio i nuovi innesti. Ma quello che vale più di tutto, è il lavoro che si fa in settimana, il gruppo che si crea e lo spirito di squadra che deve essere sempre importante". 
Sulla squadra: "Che sia esperta, che abbia dei valori e grandi nomi, è fuori discussione. Mi fa piacere che Trotta stia migliorando, così come Marconi, è un attaccante forte. I valori ci sono, ma il salto di qualità si fa quando c'è unione di intenti. La squadra forte è quella che vince anche le partite sporche, le gare che magari non giochi bene, che vinci soffrendo e grazie alla compattezza e alla voglia di non mollare. Lì si crea poi la mentalità vincente e la continuità di risultati". 
Sui playoff: "Non è bello fare nomi, vado con i piedi di piombo. Nel girone A e B, ci sono squadre, senza fare nomi. Il calcio è questo, non è fatto solo di nomi, ma è fatto di tanti insiemi, magari non si crea l'alchimia, la giusta compattezza". 
Sugli scontri diretti: "La differenza la fai con le piccole, è lì che si vede se una squadra è forte. Perché con le grandi è facile anche preparare la gara e a trovare le motivazioni. Ma è con le piccole che vinci i campionati e trovi la giusta continuità. Parlo di esperienza diretta. L'anno scorso, quando abbiamo capito di fare squadra, abbiamo fatto la differenza a Modena, che ci ha portato poi a vincere il campionato. In Serie C, serve qualcosa in più, c'è bisogno di battagliare, perché se non vai con lo spirito giusto in campo, non si vince". 
 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 14 febbraio 2023 alle 15:20
Autore: Marco Costanza
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