L'Aic, per bocca del vice-presidente Umberto Calcagno, si dice contraria alla lista di 22 giocatori in Lega Pro. Così l'ex calciatore dell'Avellino ai microfoni di TuttoC: "Duecento calciatori scesi in campo quest'anno saranno in esubero nel prossimo se passerà questa proposta. Inoltre ogni club che vuole accedere al minutaggio avrà mediamente una decina di under in squadra, visto che quattro devono giocare. In sostanza per questo club si riducono a 12 il numero degli over. Così facendo, 200 calciatori veri rischierebbero di abbandonare il professionismo, ma butteremmo dentro al sistema centinaia di ragazzi che, tra i professionisti, non avrebbero probabilmente mai giocato. Con queste norme illudiamo generazioni di giovani, proprio come avveniva anni fa: in migliaia, dopo aver giocato per 3-4 anni tra i professionisti, sono stati rispediti tra i dilettanti. Li formiamo per le categorie inferiori, creando false aspettative.

La maggioranza dei presidenti di C vuole poter competere investendo di meno, abbassando il livello dei campionati. Dopo anni in cui il valore del torneo era aumentato, eliminando liste e obbligatorietà, adesso ci si potrebbe preparare a un definitivo passo indietro. Questo perché chi decide di puntare sui giovani o comunque non può investire, vorrebbe competere con chi ha grandi disponibilità; questa norma cerca di abbassare il valore tecnico delle squadre che investono senza voler rinunciare ai contributi di sistema. Sarà sciopero? Speriamo di non dover ripetere la situazione di qualche anno fa e che si possa discutere con la Lega Pro. Le liste a 22 sono inaccettabili, non possono fare parte di un sistema  professionistico che prevede anche il minutaggio. E poi, con così tanti turni infrasettimanali, se hai un paio di infortuni e di squalifiche, chi convochi?".

Sezione: Focus / Data: Gio 30 luglio 2020 alle 11:19
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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