In Serie B s’è aperto un altro fronte: la Lega B guidata da Mauro Balata, con una decisione unanime del suo consiglio direttivo, ha impugnato il pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport che ha chiesto alla giustizia calcistica di rimodulare la condanna del Cesena per le plusvalenze, spostandola sul campionato scorso e riaprendo la partita per la riammissione dell’Entella in B. Secondo il ricorso, non si può ora condannare una società che non esiste più (il Cesena). Da qui, una serie di reazioni che hanno coinvolto in primi la società che ha chiesto la riammissione in B e successivamente anche la contro risposta del presidente della serie cadetta.

Dura la risposta dell’Entella: “Molti presidenti ci hanno manifestato apertamente il loro assenso al format a 20 squadre e hanno inviato una lettera a Balata. E il ricorso al Tar di un organo sportivo contro una sentenza del Coni è un caso unico. Perché si vuole mantenere un torneo zoppo?”.

Puntuale la risposta del numero uno della Serie B secondo quanto riporta l’Ansa: “Sull’Entella nessun atteggiamento di chiusura, lo abbiamo affermato in consiglio. Abbiamo solo chiesto di capire se quella decisione del Collegio di Garanzia è applicabile e come”. Così il presidente Balata, sul possibile reintegro dell’Entella nel campionato cadetto. Una situazione sempre in stand by perché in attesa del Tar del Lazio, che si riunirà domani per discutere i ricorsi di Ternana e Pro Vercelli ed eventualmente del Collegio di Garanzia, la cui udienza è fissata al 28 settembre. “Noi abbiamo un campionato già iniziato e alla 5/a giornata – ha spiegato il numero uno – è ovvio che dobbiamo fare attenzione nel tutelare il valore del nostro campionato. Molti presidenti di B disponibili a giocare a 20? Mi risulta che fossero molto pochi”.

Sezione: News / Data: Mer 26 settembre 2018 alle 11:15
Autore: Ugo De Mattia
vedi letture
Print