Per Frank Vitucci domenica sarà il giorno del ritorno da avversario sul parquet del PalaDelMauro.  Per un biennio al timone della Scandone, ad inizio giugno il coach veneziano ha lasciato l’Irpinia per trasferirsi a Varese e porsi in sella alla guida della formazione lombarda, protagonista finora di un campionato esaltante che l’ha portata ai vertici della classifica della massima serie. Solamente due sconfitte in sedici partite per la Cimberio e oltre che ai giocatori, il merito dello straordinario rendimento va ad essere ascritto indubbiamente anche a Vitucci, al quale la tifoseria biancoverde non si sottrarrà dal riservare una calorosa accoglienza per il tecnico veneziano che con Green continua ad essere profondamente rimpianto all’ombra del PalaDelMauro.  Il tecnico veneziano ammette come nel mettervi piede difficilmente riuscirà a contenere brividi e emozioni ma sottolinea, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, come durante i pressappoco cento minuti in cui si articolerà il match, ci sarà poco spazio per i sentimentalismi:  “Non nascondo che mi farà un certo effetto tornare ad Avellino da avversario ma ad inizio stagione ho fatto una scelta sofferta, dettata dalla consapevolezza di aver compiuto un ciclo e domenica, dopo aver salutato tanti amici che conservo in Irpinia, da professionista quale sono, sul parquet penserò solamente agli interessi della mia squadra che è chiamata a vincere per difendersi dalle insidie di Sassari che prova a mettere in discussione il nostro primato”.  Nessuno alla vigilia avrebbe scommesso  un euro che a girone di ritorno cominciato, Varese fosse in vetta alla classifica.  Vitucci segue ancora da vicino le vicende della sua Scandone e sottolinea come la ricetta vincente in ogni sport sia da ricercarsi nella chimica del collettivo:  “Il frutto del nostro successo risiede nell’unità del gruppo.  Mi dispiace che per la nuova Scandone il collettivo non sia divenuto un punto di forza.  Varese come Avellino ha decisamente rivoluzionato il roster, anzi lo ha fatto in modo ancor più drastico rispetto alla Sidigas, cambiando dieci giocatori, oltre che ad individuare il nuovo allenatore nella mia persona.  La differenza, alla base dell’opposto rendimento delle due squadre, sta probabilmente nel fatto che io a Varese sono stato fortunato a non incappare in quelle difficoltà in sede di allestimento al roster nel quale è caduto chi mi è subentrato e che gli hanno impedito di creare un’armonia nel gruppo, sebbene la costanza, la determinazione e la cura nel lavoro settimanale che rappresentano gli ingredienti fondamentali su cui costruire il successo di ogni partita”.  Vitucci, tuttavia, si dice sicuro che la Scandone “possibilmente dopo la gara contro il team da me attualmente allenato” ritornerà a vincere e non avrà problemi a raggiungere una tranquilla salvezza:  “Il roster è attrezzato, con l’arrivo di un top player come Lakovic e di un tecnico esperto come Pancotto il potenziale di cui dispone Avellino diviene ancora più enorme e in questo girone di ritorno cominceranno ad esprimerlo, arrivando facilmente a conseguire la permanenza nella massima serie.  I tifosi possono stare tranquilli”. 

Sezione: Basket / Data: Gio 24 gennaio 2013 alle 09:35
Autore: Angelo De Rogatis
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