Antonello Cuccureddu è il doppio ex della sfida tra Avellino e Brescia: «Ho visto il risultato della gara di sabato e, francamente, la vittoria mi ha colpito un po' - dichiara l'ex allenatore biancoverde dalle colonne de "Il Mattino" - Il Brescia è una compagine assemblata per salire di categoria, o meglio, all'inizio della stagione agonistica l'obiettivo era decisamente quello. A conti fatti, però, il campionato non finisce tra un paio di giornatem visto che è ancora lunghetto, quindi, dico che i lombardi possono anche diventare pericolosi e creare qualche grappacapo di troppo ai club che puntano ai playoff. Sono abituati a palcoscenici importante e soprattutto lottare per raggiungere obiettivi prestigiosi. La squadra, peraltro, è assemblata con elementi interessanti: davanti è forte, è messa bene grazie a giocatori di esperienza. Certo, a mio avviso, in questa fase piuttosto delicata della regular season, la qualità conta fino ad un certo punto: bisogna capire come si arriva a livello fisico al rush finale. Morale della favola, occhio al Brescia in chiave play off: cinque punti non sono tantissimi e in nove partite ci potrebbe essere anche una rimonta». Ma Rastelli che ha indossato la casacca di giocatore prima e allenatore poi dell'Avellino sa bene come affilare le armi: «Massimo sta dimostrando, - continua Cuccureddu - con i fatti, di essere un buon allenatore. E' giovane, ma sta facendo vedere a tutti che in Italia, a dispetto di ciò che si dice, allenatori in gamba ve ne sono eccome. La sconfitta con Palermo ci può anche stare, ma il tonfo subito in Sicilia non intacca l'ottimo lavoro svolto finora. L'Avellino, dati alla mano, sta facendo un ottimo campionato e nessuno, diciamolo pure, ci avrebbe sperato. Ma ora sono lì e la posizione in classifica dice che bisogna crederci fino alla fine. D'accordo, all'andata abbiamo analizzato un altro Avellino, ma col tempo le squadre vengono fuori e ora, al cospetto del Brescia, è comunque in grado di sfoderare una buona prestazione: dovrà sfruttare bene le ripartenze e curare meglio la fase difensiva. Al di là dei singoli come Zappacosta o Castaldo, bravo a fare gol, è arrivato il momento di mettere insieme motivazioni, stimoli giusti e pubblico: gli ingredienti nececcari per blindare i play off».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 08 aprile 2014 alle 12:26
Autore: Redazione Web
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