Vincenzo Moretti, ex difensore dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo, in merito ai playoff e alle ambizioni dei lupi per provare a centrare la promozione in  Serie B.

Queste le sue parole: "Stamattina c'è stato un patto per i playoff con la dirigenza? Io sono del parere che i confronti con la dirigenza prima dei playoff lasciano il tempo che trovano. Le chiacchiere finiscono, ma poi a parlare deve essere il campo. Non sono ottimista per questo Avellino. Io vedo una situazione molto critica anche all'interno dello spogliatoio. Non vedo una squadra tranquilla, vedo troppo caos intorno a questa squadra. Io ne ho fatti tanti di playoff, e ne ho ho vinti diversi. E non c'è quel clima giusto, quella determinazione per provare a fare una qualcosa di importante. Magari verrò smentito e mi farà piacere, perché sono un tifoso di questa squadra. Io non avrei esonerato Braglia. Questa era una squadra che era costruita a sua immagine. Poi anche Gautieri ha le sue colpe perché un bravo allenatore ti fa la differenza. Nei playoff che vincemmo noi anche da noi ci fu un esonero, sia Cuccudedfu che Galderisi, se ricordate, furono esonerati e noi vincemmo i playoff con Napoli e Foggia con Oddo e Vavassori. Quindi chi subentra, se è bravo, può fare la differenza". 

Qual è stato il problema: "La squadra non è stata stravolta vero, sono stati fatti innesti importanti, ma manca una propria identità a questa squadra,  manca un leader, colui che prende le squadra per mano. Inoltre non hai un palleggiatore, colui che fa gioco. Poi, parlare sulla certa è facile, ma in campo si fa la differenza, è vero, vediamo cosa accadrà". 

La speranza e l'ultima a morire? "Vero, a pieno regime questa squadra può fare male a tutte. E non lo dico certo io. Il problema è come arrivarci a giocare queste partite. Faccio l'esempio di Aloi del rosso a Foggia. Un capitano non può fare quelle cose. Queste sono cose che non lasciano trapelare tranquillità nel gruppo. Ora bisogna fare quadrato, fare gruppo e se c'è bisogno alzare anche la voce per fare capire a qualcuno cosa siano i playoff. Io penso che qualche giocatore non sa dove sta giocando. Fare i playoff ad Avellino non è in traguardo raggiunto, i playoff contano solo se li vinci. Ma se li perdi non hai fatto nulla. È giusto che i tifosi siano sfiduciati, è normale che tutti speriamo in una vittoria dei playoff ma oggi vedo molti limiti in questa squadra. Però mai dire mai. Mi sembra che ad Avellino stia accadendo quello che è successo al Benevento qualche anno fa con Vigorito che spendeva tanti milioni e non riusciva a salire in Serie B. Così D'Agostino sta spendendo tantissimo, senza avere i risultati sperati. Mi auguro che vengano ripagati i suoi sacrifici economici". 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 26 aprile 2022 alle 15:30
Autore: Marco Costanza
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