Gigi Pavarese, ex dirigente dell'Avellino, ha parlato a Il Mattino del possibile arrivo in biancoverde del nuovo ds, Giorgio Perinetti. 

Queste le sue parole: "Perinetti lo conosco da tantissimo, credo di averlo incontrato la prima volta nel 1982, io ero segretario delle giovanili dell'Avellino, lui responsabile di quello della Roma. Oltre a dire che siamo invecchiati, posso dire che tra di noi c'è stata subito empatia, un rapporto fondato sul rispetto e fiducia". 
Poi il lavoro al Napoli: "Sì ci siamo ritrovati nel Napoli, nel 1987, fu per me un vero piacere e onore lavorare insieme, E' nata stima, affetto e amicizia. E' uno che si lega molto alle persone, racconta spesso che è stato compagno di liceo di Carlo Verone e ancora oggi sono grandi amici". 
Che dirigente è: "Sono di parte a parlare di Giorgio, visto che è un grande amico. Per me è il miglior direttore sportivo italiano insieme a Petrachi e Giuntoli. Una cosa che gli invidio è il carattere calmo e tranquillo, anche di fronte alle difficoltà. E' bravissimo a mantenere equilibrio con la società, la squadra e lo staff. Non si lascia condizionare dall'ambiente e da situazioni esterne. Ha sempre operato in piazze calde e importanti come Palermo, Bari, Siena e poi Napoli e Roma". 
Si potrà ripetere ad Avellino: "Non posso saperlo ma da tifoso me lo auguro. Credo che però se la società dovesse chiudere questo colpo, manderà un segnale fortissimo a tutta la Serie C, ovviamente al girone C, che l'anno prossimo sarà durissimo. Prendere una punta di diamante del calcio italiano è importantissimo. Ovviamente va fatto lavorare, servirà tempo, e bisogna seguirlo nelle sue scelte". 
Su Rastelli: "E' da folli discutere Massimo come tecnico e come uomo, solo per una annata storta. Fa parte del passato, ora bisogna guardare avanti alo futuro. E' importante che si riparta da lui, ma bisogna farlo non per il contratto ma perché davvero si crede in lui". 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Gio 25 maggio 2023 alle 15:00
Autore: Marco Costanza
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