La questione Alfageme, come prevedibile, ha fatto giurisprudenza e sta facendo parlare nel mondo del calcio dilettantistico, per le porte che apre sulla questione tesseramenti a calciatori non italiani. Il tesseramento dell'italo-argentino da parte dell'Avellino non ha fatto che aumentare però la rabbia di quei calciatori stranieri rimasti senza squadra a causa di un norma che ha respinto i loro tesseramenti. Come il caso di Piotr Branicki, polacco che tra il 2009 e il 2013 ha giocato con Aprilia, Fondi e Sora e svincolato dal 31 dicembre. Intervistato dal sito laziale Gazzettaregionale.it ha espresso tutta la propria delusione: "Non capisco perché Alfageme sì e io no, non ci riesco proprio. Nessuno mi dice nulla, nessuno mi aiuta. Non ho nulla contro il ragazzo o l'Avellino, ci mancherebbe, ma per gli altri che sono rimasti a piedi che succede? Per me è anche più difficile trovare squadra per colpa dell'età. Se resto fermo 4-5 mesi poi chi mi prende in estate? Dovrò tornare in Polonia, giocare lì e poi tornare in Italia.

La mia idea è che l'Avellino ha fatto finta di volerlo tesserare già a dicembre ma non poteva perché era sotto contratto con la Casertana, mandando questo foglio in cui chiedevano il tesseramento già prima. Ma perché lui sì e noi no? Ho chiamato in LND e mi hanno detto che posso fare ricorso anche io come lui, solo che per me ci vorrebbero 2-3 mesi, lui ha fatto tutto in pochi giorni. Mi viene da pensare che all'Avellino tutto è concesso perché ha fatto la serie A e ad Avellino è nato il presidente della Lega Dilettanti (Sibilia, ndr). Ho parlato anche con gli avvocati dell'AIC e mi hanno detto che ci sono poche speranze di vincere un ricorso e non si cambia la legge per un solo calciatore. Ma loro sono l'Avellino e in Italia chi ha il potere può tutto. Devono dirmi come hanno fatto: se la legge è uguale per tutti, Alfageme non doveva essere tesserato. Prima o poi dovranno dirlo e se hanno fatto le cose per bene saremo tutti più sereni. Mi hanno tolto l'aria, mi hanno tolto il cuore".

Sezione: Focus / Data: Mer 06 febbraio 2019 alle 15:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print