L'avvocato Francesco Maglione, ex direttore sportivo dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo del nuovo corso biancoverde ma anche delle vicende legali legate all'esclusione di questa estate. "Non sono un esperto di D ma sono campionati estremamente difficili che meritano rispetto. Ma da tifoso dell'Avellino seguo costantemente il suo cammino, non a caso non ho lasciato finora dichiarazioni sui Lupi fino ad oggi in quanto anche io addolorato e scioccato da un'estate surreale. Ma penso che alla fine il tempo e la giustizia sportiva darà ragione all'Avellino, ma a fronte di tanti provvedimenti sconcertanti restare fuori per il ritardo di presentazione di una fideiussione grida ancora vendetta. La nuova proprietà è garanzia assoluta di solidità, la Sidigas nel 2006 aveva sponsorizzato l'Avellino in cui avevo lavorato e già allora era al fianco dello sport. Nel mio triennio in Irpinia l'azienda era presenta al nostro fianco, periodo antecedente all'altro fallimento che portò poi all'avvento di Taccone. Purtroppo in pochi anni ci sono state due cadute dalla B alla D ma la piazza ha reagito con grande maturità. Bisogna ora avere pazienza e fiducia.

I quattro under obbligatori in D? Per me è una regola giusta perché in questa categoria è giusto formare la cultura dei giovani da mantenere poi anche in Lega Pro: se viene meno il progetto di formazione non avrebbe ragione di essere il campionato dilettantistico. Certo per una società che è dovuta ripartire con grande ritardo come l'Avellino è diventato un peso ed è stato difficile trovare under all'altezza. Ma sull'obbligatorietà non ho nulla da dire. Può essere una regola penalizzante per la situazione in cui si è trovata ad operare l'Avellino: se avesse potuto prepararsi già dalla scorsa primavera, avrebbe potuto magari allestire una rosa migliore anche secondo questa regola. Per me Musa ha operato benissimo perché ha preso giocatori anche ex come Ciotola e Sforzini, che anche dopo 10 anni hanno ancora qualità. Per me l'Avellino può restare nelle prime posizione e con i nuovi innesti che saranno fatti potrà arrivare alla promozione. L'Avellino è in un girone alla portata per la vittoria finale e in questo Sibilia ha mostrato grande saggezza nella composizione dei gironi, sarebbe stata una beffa ritrovarsi nel girone pugliese.

Consigli a Musa? Non faccio più il direttore sportivo, gestisco il management delle società come ho fatto a Catanzaro che veniva da un fallimento, ma anche se lo facessi mi guarderei bene dal dare consigli in un campionato che tra l'altro conosco poco. Non vedo concorrenti imbattibili in questo girone e penso che l'Avellino possa recuperare posizione. Invito i tifosi a stringersi attorno a questa società perché lo merita, l'ambiente può e deve essere un valore aggiunto in un momento di difficoltà. Prevedo un futuro radioso per l'Avellino, tra qualche anno mi darete ragione. Con calma e tranquillità si può recuperare il ritardo in una classifica che resta corta e positiva. Il Trastevere è una bella società, organizzata, forte, ma non può competere con la piazza di Avellino".

Sezione: Focus / Data: Ven 30 novembre 2018 alle 15:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print