Ancora parole al vetriolo di Giovanni Ignoffo nei confronti di Salvatore Di Somma, nel corso di Linea Verde Sport su SportChannel.

L'ex allenatore dell'Avellino ha dichiarato: "Di Somma mi ha preso per tenere buona la piazza e non subire contestazioni. Io ero ben voluto dalla tifoseria e successivamente avrebbe potuto scaricarmi alla prima occasione utile. Io non ho mai parlato con De Cesare, mentre Capuano al primo giorno ad Avellino gli parlò, evidentemente non c'era la volontà di tenermi su quella panchina. Di Somma mi ha sfruttato e ha fatto perdere soldi alla società, perché doveva portare avanti la sua idea e prendere Capuano. Invece ha fatto ricadere le colpe su di me e lui è uscito pulito.

L'Avellino ha preso Micovschi perché Di Somma non credeva nelle qualità di Parisi. Lo considerava un ragazzino. Abbiamo avuto dei confronti anche alla presenza di Cinelli e del mio staff, nel corso dei quali dissi che con Parisi l'Avellino avrebbe potuto fare una plusvalenza di due, tre milioni di euro cedendolo in B a fine stagione. E poi Micovschi non è assolutamente un quinto di difesa, ma un giocatore da ultimi trenta metri, ma non ha l'intensità di corsa che ha Parisi. I giovani andavano fatti crescere gradualmente, li devi supportare e sopportare gli errori, come quelli di Parisi con la Paganese o con la Cavese in campionato, poi man mano crescono e cambiano passo.

Parisi è diventato un ottimo calciatore, Micovschi ti spacca le partite se messo, come ho fatto io, nel ruolo che predilige. Gli attaccanti? Albadoro e Alfageme non li ho voluti io. Alfageme era già qui ed è stato fatto un discorso con la società, Albadoro lo giudicava un calciatore importante, ma che nelle ultime stagioni ha accusato problemi fisici a ripetizione. D'Agostino deve valutare tutto, le problematiche che ha trovato. Per me il suo progetto deve ripartire da zero".

Sezione: Focus / Data: Mar 07 luglio 2020 alle 10:22
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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