Marra: "Ricordare il gol promozione di Crotone è sempre bello. L'Avellino di oggi? Il campionato è lungo, bisogna crederci"

Salvatore Marra, ex centrocampista e allenatore dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo in merito alla sfida di sabato tra Crotone e Avellino. 
Queste le sue parole: "Il gol promozione a Crotone del 2003? Lo dico sempre, anche a distanza di 19 anni, quasi 20, quel gol è sempre nel cuore di tutti voi e ogni volta che c'è Crotone-Avellino vengo ricordato e sono felice, mi fate risentire giovane e sono davvero contento". 

Tornando al presente: "Mi auguro che possa invertire la rotta, i lupi hanno avuto in inizio non bello, mentre il Crotone sta rispettando le attese. Spero che Taurino possa trovare il bandolo della matassa. Parlare di quel ricordo, di quel gol promozione, spero possa essere di buon auspicio e che carichi magari il mister e i calciatori". 
Sul cambio di modulo: "E' simbolo di intelligenza e di umiltà, perchè magari ti rendi conto che alcuni calciatori rendono di più in un determinato modulo e si può far bene. Ma io spero che, al di là dei moduli, si ricrei un tutt'uno tra tifoseria, giocatori e piazza, per ripetere quanto fatto da noi nel 2003". 
Sui giovani biancoverdi: "I giovani che fanno bene in una piazza come Avellino, ottengono il massimo per il loro futuro. Se vediamo i vari Izzo, Zappacosta, senza citare quelli della Serie A, sono partiti tutti da lì. Un giusto mix tra giovani e meno giovani, è fondamentale. In questa piazza basta poco per sentirti un giocatore di Serie A, io davvero ogni domenica mi sentivo come se giocassi in massima serie. Era uno spettacolo".
Sugli attaccanti ancora a secco: "Purtroppo io sto vivendo la stessa situazione con la Puteolana. Creare tanto e segnare poco. Bisogna restare un po' più sereni, lavorare, crederci e prima o poi il gol arriverà. Non è facile, è un bel compito per Taurino, ma io penso che i calciatori debbano essere innanzi tutto forti mentalmente". 
Sulla classifica: "Anche l'anno scorso l'Avellino partì male, ma ci fu un momento in cui si diede la speranza anche di arrivare primi. Basta poco in un campionato per far girare la ruota".