In questo clima di incertezza, i vertici della serie C si interrogano su come e quando poter riprendere ed eventualmente concludere il campionato. La Lega C ha un piano B, o meglio un "Piano C" per poter garantire promozioni e retrocessioni e non vanificare la stagione. Lo spiega a TuttoC.com il vice presidente della Lega Pro, Jacopo Tognon

Non è di certo un bel momento per essere il vice presidente della Lega Pro.
“Siamo di fronte a qualcosa di epocale. Non si parla di eventi prevedibili, tre settimane fa con il primo caso non avrei mai potuto immaginare una roba simile.  Sostengo con fermezza che la salute degli attori coinvolti in questo spettacolo sia il bene primario per portare avanti il tutto. Dal canto nostro c’è la piena volontà di terminare la stagione dando un senso compiuto agli sforzi di tutti; nella speranza di poter giocare il 5 Aprile, la Lega ha il suo PIANO C per portare a termine la stagione: sono tante le ipotesi che si fanno, ma più si va avanti non giocando più diventa difficile trovare degli spazi nel calendario, fermo restando che abbiamo come termine il 30 giugno per la conclusione. Sarà data continuità al sistema con promozioni e retrocessioni. Sono ottimista e dico che il torneo sarà portato al termine. Così non fosse troveremo delle soluzioni ad hoc per dare continuità al contesto. Ci sono delle idee alternative da parte della Lega che saranno discusse nel consiglio direttivo della prossima settimana che si terrà in video conferenza: è un po' presto per dare delle ipotesi, ribadisco: la cosa certa è che in un modo o nell’altro sarà mantenuto il criterio vigente di retrocessioni e promozioni.”

I presidenti di Serie C, lamentano da sempre i costi da sostenere, questa crisi influirà sulle loro aziende private, che impatto può avere sul prossimo campionato di Serie C?
“Difficile dirlo adesso. I nostri presidenti, spesso definiti degli eroi, danno sul territorio ciò che rispecchia le richieste e i valori in cui crede la Lega Pro. Siamo fortunati ad avere grandi imprenditori che sacrificano ogni anno tempo e risorse per la Serie C, sobbarcandosi costi importanti. E’ evidente che se la crisi tocca le aziende principali, il tutto si va a riversare sulle attività sportive. Al momento è impossibile fare una previsione sia per le tempistiche, sia perché ancora non sappiamo quali siano i correttivi che verranno attuati dal Governo.”

C'è il timore che qualche presidente si possa tirare indietro?
“Quest’anno inserendo regole ferree si è riusciti in qualcosa di importante. E’ il primo anno in cui riusciamo a fare tre gironi da 20 squadre. C’è qualche società in difficoltà ma nulla a che vedere con le catastrofi degli anni passati. Da questo punto di vista è complicato pensare a qualche rinuncia di questi tempi, sarà certamente un tema che sarà affrontato è inutile nasconderlo.”

Sezione: News / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 11:07
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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