L'Avellino non va oltre l'1-1 a Barletta, dopo aver sciupato diverse occasioni da rete sullo 0-0, essere andato sotto di un gol, per poi pareggiare dopo appena un minuto con Palmiero. 

Gara dai due volti, buono il primo tempo, così così la ripresa, con alcune fiammate a migliorare la qualità della prestazione. 

COSA HA FUNZIONATO

LA QUALITA’ DI PALMIERO E LORES VARELA – L’ex Pescara gestisce palloni davanti alla difesa, l’ex Cittadella danza palla al piede tra le linee, nonostante la preparazione interrotta per un infortunio. L’Avellino del primo tempo ha convinto soprattutto grazie ai suoi elementi più tecnici. I due hanno costruito il gol del pareggio: Lores ha indotto De Marino all’errore, Palmiero si è avventato sul pallone vagante e ha freddato Paparella.

LA COPPIA BENEDETTI-MULE’ – Alla seconda partita in coppia di questo pre-campionato, hanno dimostrato di avere una buona intesa, contro un avversario di categoria inferiore, ma comunque ben strutturato. Soprattutto Benedetti può risultare un valore aggiunto sui calci piazzati.

PATIERNO – La scelta di inserirlo tra le note liete può sembrare avventata. È vero, un attaccante deve segnare, ha sbagliato un gol facile sotto porta, facendosi fermare da Paparella, che aveva provato a battere con un pallonetto. Ma è piaciuto il suo mettersi al servizio della squadra e del compagno di reparto, con finte, veli e palloni difesi spalle alla porta. Un attaccante deve fare anche questo.

COSA MIGLIORARE

LA SCARSA FREDDEZZA SOTTO PORTA – Cinque occasioni create in 18 minuti, 7-8 in totale nel primo tempo, altre 3 nella ripresa e solo un gol segnato (tra l’altro dopo averne incassato uno dal Barletta). Diverse situazioni di uno contro uno con protagonisti Marconi, Patierno, Lores Varela, Plescia e soprattutto i portieri avversari Paparella e Guido. I lupi hanno costruito e disfatto sotto porta. Difetti da cancellare in vista di partite sicuramente più importanti, quando sbagliare così tanto potrebbe significare perdere punti e partite.

TITO – Il neo-capitano biancoverde è andato in (leggero) affanno nelle poche sortite offensive del Barletta e non ha spinto mai sulla sua fascia, nel primo tempo. In un’occasione, sullo 0-0, è stato bravo Cancellotti a evitare il peggio.

L’AVELLINO DEL SECONDO TEMPO – Quando subentra la stanchezza (ed esce Palmiero) l’Avellino si lascia andare a continui lanci lunghi a scavalcare il centrocampo. È una situazione che si ripete dal Casalbordino a oggi: senza il regista titolare, l’Avellino decide di non giocare palla a terra e di sparacchiare palloni in avanti. Aggiungiamoci uno Sgarbi sottotono e un Plescia sciupone sotto porta (due errori gravi), nel secondo tempo le "seconde linee" hanno deluso (si è salvato solo D'Amico).

Sezione: Le pagelle / Data: Dom 06 agosto 2023 alle 20:56
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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