Bella intervista di coach Marco Ramondino, che ai microfoni di Sportchannel 214, ha parlato di tanti temi, dalla nomina a coach dell'Under 23 della Nazionale, alla sua stagione con Tortona per finire alla Del.Fes e alla Scandone.

Queste le sue parole: "Essere nominato coach dell'Under 23 della Nazionale è una sensazione appagante, che fa capire che si è lavorato bene, e voglio tenermi stretto questo ruolo con le unghie e con i denti. In Serie A ci sono solo 16 posti da allenatore, quindi voglio tenermi stretto anche questo ruolo con Tortona. Penso di aver fatto bene, trascinando la squadra prima in A1, poi in finale di Coppa Italia e poi semifinale scudetto. E' andato tutto molto bene, è stato un anno intensissimo. Sono stati 12 mesi intensi". 

Sulla Del.Fes: "Conosco Giovanni Benedetto, ha grande esperienza, è stato assistente in Serie A  e in Nazionale con Recalcati. Quindi è un tecnico preparato sui cui ripartire. E' un grande profilo e ha dimostrato di avere continuità, e anche la Del.Fes con questa scelta fa capire che vuole dare continuità al progetto". 

Sulla Scandone: "Gli appassionati di Avellino non devono vedere la Serie B come un inferno ma prendere questa categoria con entusiasmo e porre le basi per la ripartenza. Avere una squadra di Avellino che ci rappresenta è importante. Discorso Scandone. Quella è una ferita apertissima che ancora sanguina e questa vicenda andrebbe analizzata con dettagli. Troppa gente ha fatto finta di non sapere e non vedere. Chi resta in silenzio è sempre complice, e la Scandone è stata fatta morire in silenzio e nell'indifferenza di tutti. Di chi siano le responsabilità di questo penso che nessuno lo sa. E' stato un delitto perfetto. Portare a morire un club storico in silenzio. Ma le avvisaglie c'erano e siamo un po' tutti responsabili di quello che è successo alla Scandone". 

Sezione: Basket / Data: Mer 08 giugno 2022 alle 17:09
Autore: Marco Costanza
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