Il calcio, oltre ad essere spettacolo e passione è soprattutto aggregazione. Vedere tante persone muoversi per seguire la propria squadra in trasferta (al giorno d’oggi, ndr) in un giorno lavorativo, è un gran successo. La trasferta di Bari, non facendo parte di quel circuito di gare ‘storiche’, quelle da ‘carro del vincitore’ o da ‘Juventus Stadium’, porterà in terra pugliese quasi 2.000 tifosi biancoverdi. Per molti sarà una sorta di rivalsa contro quella tifoseria che cinque anni fa ci ‘accompagnò’, per tutti e novanta minuti, con il coro ‘Vi mandiamo in C”. Quella C che poi ci condannò al ‘fallimento’ e ad una storia che tutti noi conosciamo fin troppo bene. A volte sentiamo dire: “La ruota gira”. Quella ruota oggi ha portato il Bari al fallimento, gestito probabilmente ‘meglio’, guardando più alla città e alla cultura ‘sportiva’, salvando la piazza di Bari dall’onta della serie D. Insomma, per i galletti, nessun ‘fallimento sportivo’, anzi, se riuscirà a conquistare la salvezza sul campo, non vedrà neanche la retrocessione.

Così, chi credeva di andare a Bari e trovare una tifoseria in ‘lutto’ e poco propensa ad andare allo stadio, resterà ‘meravigliato’. I biancorossi volevano l’addio di Matarrese (37 anni di gestione con A lti e B assi) e per i galletti è iniziata una vera e propria ‘festa’. 8.000 contro il Lanciano sabato scorso, quest’oggi, probabilmente molti di più anche per un tam  tam a prodigarsi per portare tanta gente allo stadio e dare una mano (anche economica) alla curatela fallimentare.

Albertti Zavettieri, tecnico dei pugliesi ha assicurato la professionalità dei suoi ragazzi, ‘concentrati’ solo ed esclusivamente sul campionato, con un occhio particolare a quest’Avellino che “Se si trova lì, certamente ha i suoi meriti”. Così i galletti cercheranno di conquistare la vittoria sfruttando il doppio turno casalingo. Cercherà di fare lo stesso l’Avellino che, dopo la vittoria contro l’Empoli, si trova a ‘replicare’ il girone di andata quando, in casa, dopo aver vinto contro l’Empoli, conquistò i tre punti proprio ai danni del Bari.

Senza Delvecchio e Nadarevic (il ‘morsicatore’) per squalifica, la squadra barese dovrebbe scendere in campo con un 4-3-3 con Joao Silva, Galano e Defendi. Un gruppo, quello biancorosso, formato con quattro soldi, ma che sta reggendo ‘discretamente’, visti anche i problemi societari ad un torno lungo come quello della B. E l’Avellino? Beh… questa settimana, sinceramente si è vista la tifoseria un po’ troppo concentrata sull’organizzazione della trasferta, molto meno all’attenta parte ‘tecnico – tattica’ della sfida. Zappacosta, tornato con i compagni resta a casa, non è ancora ‘pronto’ per scendere in campo. Peccarisi ha preso parte alla pizza organizzata dal Club Roma (quindi è a Villa Stuart) e Massimo seguirà la gara in TV in compagnia di Pizza. Rastelli, dopo aver ‘mentito’ schierando il 4-3-1-2 contro l’Empoli (aveva detto che il suo modulo era e sarebbe stato sempre il 3-5-2) potrebbe tornare con il ‘vecchio’ modulo. I ragionamenti da fare, cercando di interpretare il pensiero dell’allenatore sono diversi. Puntiamo però sui giocatori che gli hanno dato ottime risposte nell’ultima gara di campionato. Quindi…

Bari (4-3-3): Guarna; Sabelli, Ceppitelli, Polenta, Calderoni; Sciaudone, Romizi, Fossati; Galano, Joao Silva, Defendi. All. Alberti – Zavettieri.

Avellino (4-3-1-2): Terracciano, Bittante, Izzo, Fabbro, Pisacane; Arini, Ladriere, Schiavon; Ciano; Castaldo, Galabinov. All. Rastelli

Sezione: Copertina / Data: Sab 15 marzo 2014 alle 09:18
Autore: Redazione Web
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