Il tecnico dell'Avellino, Piero Braglia, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara con la Vibonese di sabato. 

Queste le sue parole: "Ci siamo abituati alle assenze, giocheranno altri ragazzi, magari chi ha giocato meno. Sarà una partita non facile, dobbiamo stare attenti, loro sono una squadra con qualità, hanno fatto bene anche a Palermo e quindi bisogna fare attenzione. Penso che se scendiamo di livello rischiamo contro tutte le avversarie. Mi lascia ben sperare che qualcuno degli squalificati vuole venire in ritiro con noi da stasera. Non penso succeda di rilassarci dopo la vittoria con il Bari. Sappiamo di dover tenere il livello alto e di affrontare una squadra che vuole tirarsi fuori dai guai. Ci stiamo preparando bene e speriamo di riuscire a fare le cose che sappiamo. Prima ci qualifichiamo come secondi meglio è. Penso che ogni partita deve darci una dimostrazione in più per poterci preparare bene per i playoff. Io mi aspetto che i ragazzi facciano le cose come sanno e come abbiamo dimostrato di saper fare". 

Su Baraye, Laezza ed Errico: "Non giocano una partita da un anno dall'inizio. A Giuliano gli voglio bene e non voglio che quando entri in campo faccia brutte figure. Quindi giocherà quando sarà al top. Errico ogni tanto si affatica, quindi bisogna tenerlo come un gioiellino e sperando che stia bene. Baraye non gioca da una vita dall'inizio e quindi anche lui va valutato". 

Riapertura stadi: "Io penso che 1000 spettatori in uno stadio come il Partenio non si vedano nemmeno, quindi non vedo il problema ancora. Non capisco perchè in alcune trasmissioni o teatri si vedano gli spettatori divisi da un vetro, e negli stadi, dove si può stare distanziati, non si può. Ora ci sono anche i vaccinati. Non capisco perchè non possano entrare. Giocare senza tifosi è come un allenamento per me, lo sto dicendo da sempre. Quindi quanto prima entrano meglio è, magari per i playoff, ma non 1000, che non servono a nulla". 

Esultanza a fine gara: "Quel c....e di Maniero quando non sa che fare viene da me a strattonarmi e tirarmi di qua e di là. Scherzi a parte, con loro sto bene, siamo un gruppo stupendo, siamo affiatati, tutti ragazzi per bene. C'è un bel rapporto, non lo voglio sciupare. Sempre restando il fatto che loro sono giocatori e io l'allenatore e quindi devo fare delle scelte e non mi diverto a lasciare gente a casa". 

Su Rocchi: "Sta bene, ma abbiamo anche altre alternative a Silvestri, tra cui Ciancio. A me piace vedere solo le prestazioni, se uno fa male va fuori e se fa bene gioca. E' sempre stato così, figuriamoci se cambio ora". 

Polemica indagini su spettatori in eccesso: "In altri campi c'erano 4 volte di più di quelli che c'erano ad Avellino. Forse c'era qualche decina in più, vista l'importanza della gara di sabato ma se c'è una cosa che questa dirigenza rispetta, quelle sono le regole. Le indagini le faranno, poi non lo so. Gente che non parlava da anni ora viene a parlare sulla partita nostra sabato, e dare sentenze, ma basta. Guardassero altre partite, lasciamo perdere". 

Gli obiettivi: "A me, quando sono arrivato, hanno detto vorremmo arrivare tra i primi 5. L'Avellino dov'è? Da altre parti si è sbandierato su obiettivi, e ora dove sono? La squadra è migliorata in compattezza. Dobbiamo migliorare su altre cose, a livello mentale, perchè quando andiamo in tilt poi ne prendiamo di santa ragione come a Bari e Terni. Ma la squadra è migliorata molto, stiamo inseguendo un sogno, all'inizio forse solo voi credevate che questa squadra potesse fare un determinato campionato di vertice. Quando siamo al completo possiamo rompere le scatole a tutti". 

Su Dossena: "Non ne azzecca una, quando fa una partita buona si fa squalificare. Scherzi a parte, sta crescendo, nei 3 è forte, c'ha fisico, stazza, ha difetti, del tipo che quando allunga il passo è macchinoso. Deve lavorare sulla rapidità e sull'accorciare il passo. Deve sapere i suoi limiti ma per il resto è un ottimo difensore. Miceli? Ha sempre giocato, nelle ultime 3 partite ha fatto una partita buona e 2 non buone. Deve però anche rendersi conto che ci sono anche gli altri, la crescita degli altri. E' un giocatore forte, ma può anche crescere. Lo stesso è Luigi Silvestri. Che all'inizio non ascoltava, faceva quello che voleva lui e faceva danni. Poi si è allineato. Anche perchè il primo che paga sono io, a casa mandano me. Loro sono un gruppo di 24 persone, io sono solo con i miei collaboratori". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 15 aprile 2021 alle 11:28
Autore: Marco Costanza
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