Piero Braglia, allenatore dell'Avellino e autore di tante promozioni con Catanzaro, Pisa, Juve Stabia e Cosenza, si racconta al Corriere dello Sport: "Io pretendo rispetto delle regole, degli impegni, dei comportamenti. Se a qualcuno non va bene allora sono fatto male io - dice -. Mi diverto e sentire i nomi messi in giro da chi spara nel mucchio sperando di centrare l’acquisto vero. Ne avessero azzeccato uno. Noi stiamo cercando giovani, per il momento. Sono gli elementi fondamentali per porre le basi di una squadra forte. I mammasantissima, per ora, non ci interessano, ci sarà la fila ora per venire all'Avellino, sapremo valutare e scegliere gente che abbia voglia di mettersi in discussione, senza avere la pancia piena. Di Somma avrà anche mille difetti, come me, ma sa scegliere i giovani come nessun altro. Con lui litigo da una vita, da quando mi dava alcioni in serie A, ero un attaccante sgusciante e lui uno che faceva male, gamba o pallone. Meglio diventare amici e lo siamo da quando abbiamo lavorato alla Juve Stabia. Ora è a Milano a parlare con l'Inter di alcuni giocatori, non so neanche chi sono, so solo che a Castellammare mi portò Falcinelli, Sau, Mbakogu, Pavoletti che mai avevo sentito nominare, ora ne parlano tutti.

Sono ancora in vacanza qualche giorno, da venerdì sarò ad Avellino per pianificare il lavoro, ci sarà una full immersion dopo Ferragosto. Avellino è una piazza competente, sanguigna, mi piace. Vediamo ora chi verrà in C, Cosenza e Juve Stabia rischiano di scendere, non so davvero per chi tifare e d'altronde mi scoccerebbe averle concorrenti in campionato...".

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 luglio 2020 alle 12:16
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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