Finalmente dopo esattamente tre mesi di astinenza, l'Avellino torna a vincere tra le mura amiche ma il sapore del successo questa volta è diverso. Ciò che è accaduto dopo la gara con il Cittadella, che ha permesso ai Lupi di raggiungere praticamente la salvezza con 10 giornate di anticipo, sembra aver cancellato in un tratto tutto quello di bello costruito fino ad ora, ma soprattutto sembra aver incrinato il rapporto "simbiotico" tra squadra e tifoseria. Certo, un professionista serio, che ha sempre professato l'amore verso la maglia biancoverde, come Millesi doveva risparmiarsi di reagire in quel modo. Certo la squadra poteva o doveva (fate voi) andare a festeggiare sotto la Curva Sud la tanto agoniata vittora, ma una contestazione di questa portata e un comunicato della Curva Sud dai toni così forti, questi ragazzi, che hanno sempre sudato la maglia, non li meritano, soprattutto considerando che tutto ciò è nato per un grandissimo fraintendimento. Siamo sicuri, però, che sarà chiarito immediatamente. In questo senso, basterà semplicemente una presa di coscienza da parte di tutti: squadra e tifoseria, nessuno escluso.

Parlando della partita, cosa che interessa maggiormente a noi, Rastelli ieri, al terzo impegno settimanale, ha deciso di mandare in campo il molto equilibrato 3-5-2 che ha caratterizzato quasi l'intera stagione biancoverde. Il primo tempo è stato certamente avarissimo di emozioni con i Lupi incapaci di proporre gioco senza creare praticamente mai pericoli, ma senza comunque rischiare nulla. Nel secondo tempo c'è stato il cambio di passo sperato, con la squadra che è apparsa subito più decisa. Il gol di Castaldo, oltre ad essere frutto di una splendida verticalizzazione di Schiavon, è stato il sugello di una pressione, quella dell'Avellino, che si stava a poco a poco facendo più concreta. Dopo il vantaggio, i ragazzi di Rastelli hanno continuato a giocare, anche meglio se vogliamo dirla tutta, ma è venuta nuovamente fuori la mancanza di concretezza sotto-porta, come testimoniano soprattutto le due grandi occasioni da gol non sfruttate prima dallo stesso Castaldo e poi da Galabinov che non ha controllato bene l'assist di Bittante. Nonostante ciò, questa volta l'Avellino non è stato punito, come successo con il Pescara e in altre occasioni, ed è arrivata quella vittoria tanto agoniata. Adesso, a salvezza praticamente acquisita (traguardo che mancava da anni) e con 10 giornate ancora da giocare, si può scrivere davvero la Storia. Per scriverla, però, servirà la "penna" di tutti noi e siamo certi, ribadiamo, che il rapporto squadra-tifoseria verrà sanato prontamente, anzi sarà ancora più forte di prima. Avanti Avellino!

Sezione: Copertina / Data: Dom 30 marzo 2014 alle 08:00
Autore: Pasquale Nappo
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