Che il mercato di gennaio sia difficile, è fuori discussione. Ma soltanto se non si ha voglia o possibilità di investire. Il Crotone, ad esempio, pur avendo a disposizione una rosa fortissima, ha inserito altri due tasselli di prima qualità come D'Ursi e D'Errico, per provare ad agguantare il Catanzaro o per farsi trovare pronto per i playoff a maggio. 

L'Avellino, che ha necessità di migliorare il suo organico, finora ha messo a segno soltanto il ritorno di D'Angelo dalla Reggiana, provvedendo a salutare Guadagni, Franco e Ceccarelli. Mentre si lavora all'addio di Forte, Sbraga, Scognamiglio, Micovschi, Garetto e Murano, il ds De Vito sta imbastendo trattative per portare alla corte di Rastelli uno o due attaccanti, ruolo fondamentale per risalire la classifica. 

Ma dopo 10 giorni di mercato il botto non c'è ancora stato, mentre si avvicina la seconda gara del 2023, quella contro il Monopoli di domenica. Intanto, dopo l'1-1 di Agropoli contro la Gelbison, si è nuovamente incrinato il rapporto tra una buona fetta della tifoseria biancoverde e la proprietà, facendo venire meno quel clima distensivo e pacioso che s'era venuto a creare dopo il successo contro il Pescara nell'ultima gara del 2022. 

Già al termine di Gelbison-Avellino, si sono sprecati commenti di disapprovazione nei confronti della famiglia D'Agostino, chiamata a trasformare le belle parole pronunciate prima di fine anno in fatti e concretezza sul mercato. "Non sarà un mercato bloccato come quello estivo", disse Giovanni D'Agostino nel corso dell'evento dell'8 dicembre allo store biancoverde e in un'intervista rilasciata il 28 dicembre a SportChannel. "Sappiamo cosa fare sul mercato", rincarò il presidente Angelo D'Agostino, nella conferenza post-Pescara.

Il mercato procede, sì ma ad andamento lento, con tre cessioni e un solo arrivo. L'anno scorso Murano arrivò soltanto il 22 gennaio, ma finora è stato un clamoroso flop, soprattutto per le casse societarie. In estate Gambale e Trotta sono stati ufficializzati negli ultimi 2 giorni di mercato. Sarà importante non ripetere le cattive abitudini.

L'Avellino è vicino a Mamadou Tounkara che il Cittadella cederebbe in prestito con diritto di riscatto, ma ha visto tramontare, almeno per il momento, la pista Marconi, che il Sudtirol non vuole cedere se prima non trova il sostituto. Intanto i giorni passano e il malumore della piazza, affamata di vittorie, si fa sempre più esasperato.

Sezione: Copertina / Data: Mer 11 gennaio 2023 alle 09:45
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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