Prima conferenza stampa del ritiro di Rivisondoli, primo volto nuovo che si presenta alla piazza: è la volta di Andrea Favilli che stamattina ha incontrato gli organi di informazione, tra cui TuttoAvellino. Ecco le sue parole.

Come nasce questa trattativa?
“Verso metà giugno, ho finito la stagione a Bari, stavamo parlando di rinnovo, la trattativa è andata per le lunghe. Intanto c'è stata questa chiamata dall'Avellino e nel giro di una settimana abbiamo chiuso. E' stato bravo il direttore col presidente, da parte mia c'è stata apertura dall'inizio e sono felice di essere qui. Ho trovato un gruppo vincente, coeso, ho cercato di farmi conoscere e penso che l'affinità andrà migliorando”.

Cosa significa per te Avellino, cosa conosci di questa piazza?
“Penso di aver giocato contro l'Avellino qualche anno fa con l'Ascoli. Una piazza caloroso che vive di calcio, ho avuto la fortuna di giocare in piazze molto importanti dove la spinta dei tifosi si faceva sentire quando giocavamo in casa, in queste piazze sei obbligato a dare il massimo. Hai un qualcosa in più, sono veramente felice di essere qui”.

Si dovrebbe giocare con un trequartista e due punte.
“Dipende come imposti la fase difensiva, se hai un reparto difensivo forte lo devi sfruttare, ho trovato giocatori forti sia sulle trequarti sia davanti, alla fine per vincere devi fare un gol in più. Penso che la strada sia giusta, sarà il campionato a dircelo”.

I primi giorni di ritiro si fanno valutazioni, cosa ti aspetti personalmente?
“Ho ambizione di fare un buon campionato, cerco di mettermi a disposizione del mister per farmi conoscere. Ho i miei obiettivi ben chiari e ho cercato di presentarmi nel migliore modo. Si lavora tanto non sono al massimo ma queste giornate ci permettono di prepararci al meglio”.

Che serie B dobbiamo aspettarci e che ruolo può recitare l'Avellino?
“La serie B si è livellata molto, soprattutto in basso non ci sono più le squadre che concedono tanto, soprattutto negli ultimi mesi, fino alla fine sarà un campionato combattutissimo. A parte un paio di squadre che sono fuori dai parametri della B, il resto partono tutte livellate e sicuramente quello che sarà fondamentale sarà partire forte. Le prime 6-7 giornate indirizzano la stagione e iniziare forte e impattare bene il campionato sarà fondamentale. Secondo me possiamo fare un ottimo campionato per quello che ho visto in allenamento, una squadra che vince un campionato di C parte sicuramente avvantaggiata perchè il gruppo è solido, vincente e penso che potremo fare un campionato di livello”.

Avevi un grosso potenziale poi hai avuto dei problemi fisici, se stai bene con un allenatore che è stato un bomber, può essere l'anno del tuo rilancio?
“Il filo conduttore della mia carriera è questo, non c'è da nascondersi dietro una giustificazione, avrei avuto le qualità per fare un percorso diverso ma gli infortuni fanno parte del nostro mestiere. Sicuramente non ho mai mollato e mai mollerò, se un giocatore ha qualità può fare un salto avanti da un momento all'altro”.

Nel tuo reparto ci sono Lescano e Patierno.
“Davanti ho trovato dei ragazzi importanti, degli uomini, perché Patierno è più grande di noi. Io posso dare una mano a loro e loro a me. Un attaccante che fa gol in tutte le categorie può fare benissimo anche in B. Partiamo tutti dallo stesso livello senza guardare il passato e ci giocheremo il posto in allenamento. Fare bene è l'obiettivo comune”.

Biancolino ti ha già detto cosa vuole da te?
“Da ex attaccante vuole i gol, stiamo lavorando di più a livello tattico, l'anno scorso abbiamo giocato con un modulo diverso a Bari, indicazioni diverse. Entro in un gruppo di 15-16 ragazzi che si conoscono da tanto, sarà col tempo che ci conosceremo meglio”.

Patierno e Lescano come ti hanno accolto?
“Benissimo, anche a livello di integrazione sin dall'inizio abbiamo trovato grande affinità e siamo partiti molto bene”.

Obiettivi personali? Un numero di gol?
“Un attaccante deve andare in doppia cifra come obiettivo, poi ci sono un sacco di variabili da considerare”.

Biancolino ti ha detto che gli somigli?
“No ma ci dà tante indicazioni a livello offensivo, ho avuto come allenatore Lucarelli che è stato un grande attaccante, penso che il mister per noi sia un valore aggiunto, sono molto contento”.

Hai scelto un numero di maglia?
“Ancora no, sicuramente il 99 mi piacerebbe ma ne parleremo con i ragazzi”.

Sezione: Copertina / Data: Mar 15 luglio 2025 alle 12:19 / Fonte: dall'inviato a Rivisondoli
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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