Il Presidente dell’Avellino, Walter Taccone, dopo la sconfitta contro il Siena attualizza, dalle colonne de “Il Mattino”,  sia i progetti da tifosi che da patron : «Realisticamente devo purtroppo rivedere i miei sogni, confrontandoli con la realtà del momento, ovvero i risultati. Rimane, ci mancherebbe, l’obiettivo della A, ma da centrare unicamente, al momento, via play off, necessariamente con una posizione vantaggiosa in griglia». Si torna quindi con i piedi per terra  anche se rimane della rabbia per la sconfitta di venerdì al Partenio: «I ragazzi hanno dato al solito tutto contro un avversario di certo forte, ma che è stato anche fortunato, per non dire altro, e che potevamo di sicuro regolare. Mi fa strano che Beretta, sfrontatamente, rivendichi la legittimità della vittoria: probabilmente dal campo non si vede, o non si vuol vedere, complice la poca sportività, quello che realmente accade. Io voglio parlare del mio Avellino. Il mister, lo ribadisco, ha la nostra fiducia incondizionata ed un contratto che scade nel 2016. Stiamo comunque interpretando un campionato eccellente e bisogna dare atto a tutte le componenti di aver posto almeno nella prima fase le basi per permetterci il lusso di accarezzare questo sogno. Un traguardo che, resto convinto, rimane alla nostra portata».  La fiducia nei ragazzi non cambia: «Le prestazioni, ancorché in questo inizio di 2014 poco remunerative sotto il profilo della classifica, sono in larga misura risultate sempre soddisfacenti sul piano del gioco. Anzi, va dato merito a Rastelli di aver migliorato per certi versi la manovra, anche grazie all’inserimento di un calciatore di talento come Ciano, che con quella punizione all’ultimo minuto magari poteva regalare all’Avellino quella soddisfazione che invece Rosina abilmente è stato bravo a trasformare in tre punti pesanti. Questo vorticoso prossimo tour de force non ci deve spaventare: la rosa è assolutamente all’altezza: quantitativamente  e qualitativamente, per supportare il mister nelle varie scelte. Non dimentichiamo, infatti, che giocatori del valore di Ladrière e Pizza o dello stesso Angiulli, possono risultare utili, sfruttando la loro voglia di rivalsa per riguadagnare il terreno perduto nelle gerarchie di Rastelli. Non è il momento di cavalcare le polemiche, ma di stringersi tutti più che mai intorno alla squadra che, sono sicuro, a Carpi risponderà, dribblando le insidie psicologiche del contraccolpo subito con Siena e Bari, e per certi versi anche col Pescara che ci rimontò oltre il novantesimo. Questo Avellino ritengo abbia valori caratteriali importanti, ambiziosi, orgoglio, voglia di riscatto e determinazione, e ora più che mai, anche il rientro di Peccarisi, Bittante e il recupero a tempo pieno di Castaldo, avrà le carte in regola per rimettersi in corsa».

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 marzo 2014 alle 11:43
Autore: Redazione Web
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