Al termine dell'incontro avvenuto a Palazzo di Città tra il sindaco Gianluca Festa, il presidente Claudio Mauriello e il vice-presidente della Figc Cosimo Sibilia si è tenuta una conferenza stampa per informare i tifosi della situazione.

Sibilia ha poi lasciato il Comune di Avellino. Conferenza stampa congiunta, invece, per Festa e Mauriello, con la presenza di una rappresentanza della Curva Sud.

Festa: "Stamattina ho convocato tutti i protagonisti. I Commissari sono impegnati nel loro lavoro, mentre con Baldassarre ho interloquito molto telefonicamente. Si è deciso di iscrivere la Scandone in Serie B. Ringrazio anche il presidente Sibilia al quale ho chiesto una mano. Abbiamo parlato con il presidente Petrucci e vogliamo quindi che la Scandone partecipi al campionato di Serie B di Basket. Dobbiamo trovare anche le risorse, ma ci riproveremo.

La società mi ha chiesto la possibilità di poter ingaggiare mister e ds. In questi giorni se arriveranno richieste economiche soddisfacenti sarà la Commissione ad esaminare. La società proverà a continuare ma ascolterà le proposte che arriveranno. In Lega aspetteranno anche qualche giorno in piu', ma da oggi so deve iniziare a creare una società e una squadra. In questo momento abbiamo una proprietà che non può muoversi se non autorizzata e non ci sono acquirenti. Quindi ho sollecitato Mauriello e De Cesare per chiedere al Tribunale di sbloccare alcuni fondi. Stiamo lavorando. La garanzia non c'è per nulla. In assenza di richieste deve andare avanti questa società. Non ci sono altre soluzioni.

Credo che chiunque dà una mano quando c'è bisogno. L'ho chiamato personalmente e non ci devono essere colori politici. Prima di tutto il bisogno della comunità. Sibilia mi è servito per chiamare Petrucci, anche perchè nel calcio ci sarà una soluzione in un senso o nell'altro. Voglio che Avellino torni ai fasti di un tempo in tutti i settori. I tifosi anche oggi hanno manifestato il loro amore. Siamo i primi tifosi e vogliamo salvare questi due monumenti.

E' evidente che un campionato di Serie B costerebbe 500 mila euro. Se qualcuno volesse farsi avanti siamo disponibili. Se facciamo finire la storia della Scandone finirebbe un amore e un movimento. Nessuno potrebbe prendere il posto della Scandone. Faccio appello a tutti coloro che hanno intenzione di voler acquistare la società si facciano avanti. L'interlocutore è Baldassarre, la Procura e la Commissione, quindi potete farvi avanti con loro. Tra la Scandone iscritta in B è una wild card, preferisco sempre la Scandone.

Dall'interlocuzione con Baldassarre è venuto fuori un percorso. Si presenta una manifestazione e poi è compito loro quello di valutare l'offerta. Poi si intavolerebbe una trattativa. Nel caso di azionariato popolare si potrebbe portare avanti per garantire il campionato di Serie B. C'è bisogno dell'aiuto di tutti anche se questa soluzione sarebbe il massimo. Per il calcio chiedo agli imprenditori interessati a farsi avanti. In mancanza di offerte concrete si andrà avanti con l'attuale società".

Interviene Frank Pennisi che espone la volontà della Curva Sud, la quale vorrebbe la cessione dell'Avellino da parte di Sidigas e del patron De Cesare: "Vi vogliamo fuori da Avellino. Ve ne dovete andare".

Risponde Festa: "Se il Gip conferma il sequestro si può vendere: ae conferma è sempre Baldassarre l'interlocutore. Deve sempre esserci qualche acquirente". 

Parla poi il presidente dell'Avellino, Claudio Mauriello: "Abbiamo subito un provvedimento. Amministriamo lo sport irpino e nel momento in cui c'è una difficoltà nella Sidigas siamo pronti a farci da parte". 

Esplode immediata la rabbia dei tifosi presenti a Palazzo di Città, che manifestano la volontà di voler la società lontana da Avellino: "Siete scomparsi per un mese. Da parte sua presidente ci aspettavamo maggiore trasparenza perchè lei è un uomo di Curva".

Risponde Mauriello: "De Cesare era in condizione di fare calcio. Dal 23 giugno data della notifica, non è passato un mese. Nel momento in cui si è capita la situazione siamo andati avanti. Dovevamo difendere l'azienda Sidigas. La società è alle prese con dei problemi quindi è giusto fare un passo indietro per dare spazio ad altri. Più di questo che possiamo fare?"

Parola Franco Iannuzzi: "De Cesare doveva metterci la faccia. Doveva farlo anche ora che è stato convocato dal Comune. Tutti pensavamo ci avrebbe riportato in Serie A, ora fate la cosa giusta. Il signor De Cesare ci deve far capire cosa vuole fare. E ci doveva mettere la faccia. Poteva parlare con noi e dirci le cose come stanno. E' normale che poi la gente poi si stanca e protesta".

Pennisi si rivolge a Mauriello: "Sei il primo che ci ha traditi perchè sei di Avellino e ci dovevi mettere in condizione di sapere la verità".

Pronta la replica di Mauriello: "Non troverete mai un presidente che ama l'Avellino quanto De Cesare. Sono di Avellino e non ve lo dimenticate. E' facile puntare il dito. La situazione non è disperata perchè il Tribunale ci ha dato la possibilità di difenderci. Stiamo attraversando un brutto momento e dovreste starci vicino. Noi vogliamo vendere ma non ci permettono di farlo. Noi faremo la squadra perchè non ce la vogliono far vendere. Avete perfettamente ragione. Lui è alle prese con dei problemi che vuole risolvere. Noi partiamo e proveremo a fare la squadra. Poi se arriverà un imprenditore faremo le giuste valutazioni. Vi assicuro che dopo Sibilia uno che vuole bene all'Avellino come De Cesare non è mai esistito".

Sul futuro immediato: "Dobbiamo prima essere autorizzati per fare mercato e poi partiremo. I tempi non li decidiamo noi, aspettiamo un incontro con i Commissari. Vedremo cosa ci diranno. Di Somma? E' un mio amico ma non c'è stato nessun discorso per farlo diventare direttore sportivo". 

Si è fatto avanti qualche imprenditore per acquistare l'Avellino? "Al momento sono tutti alla porta. Cerchiamo di salvaguardare l'Avellino. I commissari valuteranno le offerte. Spero sia a cuore di tutti lo bene dello sport avellinese". 

Sezione: Copertina / Data: Lun 15 luglio 2019 alle 13:15
Autore: Ugo De Mattia
vedi letture
Print