Termina, come un po' ci aveva abituati negli scorsi anni, senza botti dell'ultimora il calciomercato estivo dell'Avellino. Il che non è necessariamente un male, specie se la società ha già operato per tempo tutti gli innesti di cui aveva bisogno. Come giudicare questa campagna di rafforzamento, o per meglio dire, di rinnovamento 2017/18? L'Avellino ha acquisiti, a titolo definitivo o temporaneo, ben 14 giocatori: Rizzato svincolato dal Trapani, Pecorini dalla Virtus Entella, Laverone riscattato dalla Salernitana, Ngawa dal Leuven, Di Tacchio dal Pisa, Falasco dalla Roma, Lezzerini dalla Fiorentina, Asencio in prestito dal Genoa, Kresic in prestito dall'Atalanta, Radu in prestito dall'Inter, Suagher temporaneo dall'Atalanta come Molina, per chiudere con i prestiti di Morosini e Marchizza. Hanno lasciato Avellino Arrighini, Solerio, Giron, Diallo, Mokulu, Sbaffo, Jidayi e Soumaré.

Un Avellino che dunque è cambiato molto rispetto all'anno scorso, a partire dalla porta dove è rimasto solo Lezzerini a contendersi un posto con Radu. Difesa completamente rivoluzionata con Kresic (o Suagher) che dovrebbe far coppia con Marchizza al centro con Falasco a sinistra e Laverone a destra; volti nuovi anche a centrocampo dove Molina è ormai già padrone della fascia destra, Di Tacchio affianca Moretti o D'Angelo al centro e Rizzato a sinistra. In avanti la soluzione Morosini alle spalle di Ardemagni non ha convinto alla prima giornata, al momento Castaldo da seconda punta dà più garanzie anche se è presto per stilare una possibile formazione titolare. Senza dimenticare i vari giovani come Pecorini, Asencio insieme all'esperienza di Migliorini e Lasik.

Un Avellino che dunque ha cambiato volto: non sono arrivati giocatori di grido ma elementi funzionali al progetto di Novellino (ad esclusione dell'esterno sinistro che il tecnico avrebbe voluto avere), la prima giornata ha dato responsi incoraggianti, ora solo il campo potrà dare le risposte definitive. Ci sentiamo di dare un 6 al mercato dei Lupi, come si diceva funzionale e mirato, senza strafare ma apparentemente senza mancanze. Magari mezzo voto in più per Marchizza e Morosini, un 6,5 che può anche diventare 7 sul campo. Ora la palla passa al rettangolo verde, a gennaio si vedrà se si dovrà correre ai ripari in qualche reparto.

Sezione: Copertina / Data: Ven 01 settembre 2017 alle 11:44
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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