Fine dei giochi, almeno per ciò che concerne la giustizia sportiva. L'Avellino è fuori dal professionismo, respinto anche dal Coni che ha giudicato valido il ricorso della società biancoverde, in possesso dei requisiti per poter chiedere la licenza nazionale, ma lo ha bocciato poiché il club non ha impugnato il regolamento. Un vizio di forma, insomma, che potrebbe tenere viva la fiammella della speranza. L'Avellino deve decidere se presentare ricorso al Tar del Lazio, ma deve fare in fretta nominando un avvocato di diritto amministrativo. 

(Rivivi il live)

Ore 16.40 - Le lacrime di D'Angelo, Castaldo, dello staff dirigenziale biancoverde e dei tifosi irpini. Così è terminata la giornata nera dell'Avellino calcio, respinto anche dal Coni. 

Ore 16.35 - Ecco il testo della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che ha bocciato il ricorso presentato dall'Avellino: "Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, nel giudizio presentato il 23 luglio 2018, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento previsto ex art. 54, comma 3, CGS CONI, dalla società U.S. Avellino 1912 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in persona del suo Commissario Straordinario e legale rappresentante pro – tempore, dott. Roberto Fabbricini, per l’impugnazione della delibera dello stesso Commissario Straordinario, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 33 del 20 luglio 2018 - con la quale è stato respinto il ricorso proposto dalla predetta società avverso l’intervenuto riscontro, ad opera della Co.Vi.Soc., giusta nota del 12 luglio 2018, del mancato rispetto dei “criteri legali ed economico finanziari”, così come stabiliti, ai fini del rilascio della Licenza Nazionale per l’ammissione al Campionato di Serie B 2018/2019, nel C.U. n. 27 del 13 aprile 2017 e nella integrazione di cui al successivo C.U. n. 49 del 24 maggio 2018, con contestuale diniego al club irpino della concessione della Licenza Nazionale richiesta e con reiezione della sua domanda di iscrizione alla Serie B per la stagione 2018/2019, nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti alla decisione medesima, tra cui, in particolare, la già citata contestazione dell’Organo di Vigilanza del 12 luglio 2018 ed il parere contrario della stessa Co.Vi.Soc. del 19 luglio 2018 - visto che, alla stregua di quanto emerso dalla discussione orale e dalla documentazione prodotta dalla ricorrente, quest’ultima, sotto il profilo sostanziale apparirebbe in possesso dei requisiti di idoneità e sostenibilità finanziaria; considerato, peraltro, che il C.U. n. 49 nel quale è indicata una scansione procedimentale enormemente ristretta, ma nondimeno vincolante, non è stato impugnato nei termini previsti, il Collegio non può valutare la legittimità di tali criteri formalistici e respinge il ricorso".

Ore 16.30 - L'avv. Pietro Schiavone: "Il Coni ci ha detto: ci avete quasi convinto, ma non avete impugnato il regolamento per tempo. Questo apre un ricorso al Tar del Lazio, perché quello che ci ha detto il Coni è che erano stati convinti dalle nostre motivazioni. E' paradossale che l'Avellino sia in possesso dei requisiti, ma è fuori dal campionato a dispetto di chi ha presentato fideiussioni non valide ed è in Serie B. Spetta all'Avellino ricorrere al Tar del Lazio e questo potrebbe aprire un'altra strada". 

Ore 16.20 - L'Avvocato Eduardo Chiacchio, subito dopo la sentenza, ha parlato alla stampa: "Il Coni ha bocciato il ricorso perché non abbiamo impugnato impugnato la sentenza sulla licenza nazionale. La prossima partita la giocheremo al Tar del Lazio. Non sottovalutiamo un passaggio della sentenza, dove il Collegio dice che in determinati punti il ricorso poteva essere accolto. L'apertura deve valutarla un avvocato amministrativista. Oggi finisce l'operato della giustizia sportiva. Sono stanco e anche provato per la sentenza. Esiste un'ultima spiaggia, soffro con tutti i tifosi". 

16.10 - E' ARRIVATA LA NOTIFICA! RICORSO RESPINTO! L'AVELLINO E' FUORI DAL CAMPIONATO...

15.55 - Ancora l'avvocato Chiacchio: "Sto aspettando di ricevere la sentenza. Qualcosa è trapelato ma prima di sbilanciarmi voglio leggerla bene e poi commentarla insieme a voi". Ognuno può trarre le sue conclusioni interpretando le sue parole in un senso o nell'altro.

15.35 - L'avvocato Chiacchio ha appena comunicato che la notifica del verdetto sarà notificata prima presso il suo studio legale, e successivamente pubblicato sul sito del Coni. Si aspettano quindi buone notizie dallo stesso Chiacchio prima che ufficialmente online.

15.18 - Mancherebbero minuti all'uscita della sentenza, in questo momento i rappresentanti della tifoseria organizzata stanno distribuendo un messaggio alla calma: qualunque sia l'esito bisogna reagire con compostezza e con calma senza colpi di testa. Sicuramente la stanchezza e il caldo si fanno sentire, è stato fatto tutto il possibile ma restare corretti fino in fondo. "Siamo una tifoseria matura, siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto comunque vada" il messaggio".

15.10 - Ancora Franco Iannuzzi si sofferma a commentare questa attesa ai microfoni di Prima Tivvù: "Siamo qui in attesa, non possiamo fare molto. Mi spiacerebbe davvero se le cose dovessero andare male, per questa gente, guardate quanta passione, quanta gente è venuta qui per l'amore di questa maglia. Vorrei far vedere quanta passione c'è qui al presidente, a chi deve decidere. Spostiamo mariti, mogli, figli per qualcosa che per noi è importantissimo sfidando anche questo caldo. Speriamo vada tutto bene".

14.40 - L'avvocato Chiacchio ha incontrato i tifosi all'uscita dal Coni, parole di grande stima e affetto tra l'avvocato e Franco Iannuzzi in rappresentanza del tifo: "Abbiamo difeso col cuore, non eravamo solo avvocati oggi. La vostra forza ci ha dato la possibilità di lottare contro tutti fino all'ultima parola, che è stata la nostra. Io sono onorato di difendervi, grazie per le grandi manifestazioni di affetto. Non era facile oggi stare in quell'arena. Speriamo di festeggiare tutti insieme oggi pomeriggio, noi non saremo in aula quando sarà letta la sentenza perché dobbiamo lasciare la sede del Coni, sarà pubblicata online e tutti potrete leggerla e sapere come è andata a finire. Sarà una grande gioia poter vincere anche questa battaglia così come sarà un grande dolore se non dovessimo farcela. Abbiamo giocato fino ai rigori ad oltranza una partita infinita, abbiamo dato tutto ma siamo certi di aver fatto tutto il possibile. Siamo sul filo. Restiamo fiduciosi".

14.15 - Tutto fermo, in attesa del giudizio non si può far altro che caricarsi di pazienza e attendere. Presso il Collegio di Garanzia del Coni, oltre al caso dell'Avellino, erano in programma altre 4 audizioni. La sentenza è attesa non prima delle 16 o al massimo alle ore 18.

14.00 - Anche Michele Gubitosa e Carlo Sibilia, politici irpini del M5S che avevano già fatto sentire la propria voce nei giorni scorsi attraverso un comunicato, hanno raggiunto la sede del Coni a Roma e, insieme ai tanti tifosi assiepati in strada, sono in attesa di un verdetto favorevole.

12.14 - L'avvocato Schiavone ai giornalisti ha spiegato le sue difese: "La tesi che abbiamo sviluppati riguarda l'indice di solvibilità della Onix, ho visto il presidente Frattini prendere appunto quando raccontavo perché la fideiussione della Onix potesse essere valida e questo mi ha fatto molto piacere. Ho visto una controparte agguerrita ma sono convinto dei nostri argomenti, il tempo a disposizione forse è stato poco ma le argomentazioni erano valide. Non credo che le controparti siano riuscite a smontare le nostre convinzioni. Qui si è parlato di temi non soltanto di diritto sportivo, il Collegio di Garanzia del Coni è formato da giuristi e infatti ci siamo intesi su molti punti. Ci scontriamo con il tenore letterale della norma che parla di rating e non di solvibilità. Abbiamo fatto riferimento anche a un caso che ha dimostrato come il rating da solo non garantisce il livello di solvibilità. E' stata un'impresa improba per le forze in campo, ma abbiamo fatto il massimo dal punto di vista giuridico e non penso si poteva essere più efficaci di come siamo stati noi oggi.

L'Avellino ha superato problemi civilistici più gravi di questa vicenda, se in una serata ho accettato l'incarico è per il popolo irpino, se non ci fosse stata questa tifoseria perché avrei dovuto accettare al di là della richiesta di aiuto del presidente Taccone?".

11.54 - Il capitano Angelo D'Angelo non ha voluto commentare la mattinata ma solo un veloce stato d'animo: "Era il minimo che io e Castaldo fossimo qui oggi, per questa maglia e questi colori questo e altro. Però non so niente, sono molto nervoso, lasciatemi stare e vediamo".

11.50 - Il presidente Taccone nel suo intervento si è appellato al ritardo con cui è arrivata la comunicazione dell'irregolarità della fideiussione: avrebbero potuto comunicarlo all'Avellino già il 9 luglio invece la comunicazione è arrivata nella sera del 12, tra l'altro essendo il giorno successivo un venerdì era anche difficile trovare istituti di credito aperti per un'eventuale nuova fideiussione. Taccone che si è soffermato velocemente con i giornalisti anche all'uscita dal Coni: "Tutto tranquillo. Non devono farlo per me ma per il popolo irpino, le mie sensazioni sono discrete. Mi fermo a Roma in attesa della sentenza".

11.45 - Il consigliere comunale Livio Petitto giunto anch'egli a Roma parla così ai microfoni di Prima Tivvù: "Quando il cuore chiama dobbiamo rispondere come tifosi e rappresentanti dei cittadini. Era mio dovere venire qui al fianco dei nostri concittadini che sono qui sotto il sole a far sentire la propria voce a difesa di una città e una provincia. Sarebbe un danno per la città, il turismo, il commercio, ma non voglio neanche pensarci, voglio solo gioire insieme a tutti i tifosi. E' però singolare che neanche un rappresentante dell'amministrazione comunale sia presente. Se dovessimo farcela stasera dovremo festeggiare con carovane e festa come se si trattasse di un'altra promozione".

11.40 - Bisognerà attendere oggi pomeriggio, probabilmente anche dopo le 15, intorno alle 18, per conoscere l'esito dell'udienza. Intanto filtra un moderato ottimismo da parte di chi ha assistito al dibattimento. Tantissimi i tifosi biancoverdi che hanno raggiunto Roma con ogni mezzo, facendo sentire il proprio supporto, con cori e tamburi, per tutta la durata dell'udienza.

11.10 - Parla l'avvocato Chiacchio al termine dell'udienza ai giornalisti in attesa fuori dal Coni: "Sono soddisfatto, sapevo che era una difesa difficile ma ci sono speranze, una difesa dura a un certo punto ci siamo sentiti soli contro tutti, contro la Figc, difesa da avvocati bravissimi. Però abbiamo trovato contro anche la Ternana come parte interessata, Procura Generale del Coni, ci siamo sentiti contro il mondo ed è stato triste. Ma siamo fiduciosi, il presidente Frattini ci ha dato ampia soddisfazione, ci ha chiesto di focalizzarci sui punti decisivi, non possiamo pensare di essere esclusi dal campionato perchè Avellino non lo merita anzi merita il massimo riguardo e in questa sede l'ha avuto. L'unica cosa triste è stata vedere altre società trattate diversamente. Se l'Avellino dovesse essere escluso e poi vedremo un'apertura verso società con fideiussioni considerate false o nulle sarebbe uno scempio all'interno della giustizia sportiva, del mondo del calcio. Io e i miei colleghi abbiamo dato il massimo, abbiamo risposto colpo su colpo fino all'ultimo secondo, abbiamo avuto sempre la forza e gli argomenti per ribattere. 

Al popolo irpino dico che non è stata lesinata nessuna energia, abbiamo dato il massimo e oggi lo abbiamo dimostrato in una situazione che ci vedeva da soli contro tutte le componenti dello sport. Però sono fiducioso perché prima di eliminare l'Avellino dal mondo del calcio e dare questa sofferenza così grande al popolo irpino e a me che mi considero uno di voi, si deve riflettere tanto. Oggi spero di avere una sentenza favorevole, sono provato come lo è un calciatore al termine di una partita". 

Ore 11 - L'udienza è terminata. Prima della fine dell'udienza ha preso parola anche il presidente Taccone che ha chiesto al Collegio di Garanzia del Coni di decidere tenendo presente l'affetto del popolo biancoverde. 

Ore 10.45 - La difesa della Figc sta facendo valere le sue ragioni, intanto D'Angelo e Castaldo sono appena arrivati in aula. Fuori ma non sorprende l'assenza delle istituzioni. E' presente, invece, un tifoso in carrozzella, arrivato a Roma per non far mancare il suo sostegno all'Avellino. 

Ore 10.35 - Si avvicendano i legali dell'Avellino, da Schiavone a Vigilante fino a Chiacchio. L'avvocato partenopeo ha dibattuto sulla perentorietà dei termini non rispettata dalla Covisoc. Ora tocca alla difesa della Figc. 

Ore 10.22 - L'avvocato Schiavone ha preso parola. Secondo uno dei legali difensori dell'Avellino, l'indice di solvibilità della Onix Asigurari è 149, e per Schiavone questo corrisponde al rating della fideiussione. Tra poco toccherà all'avvocato Vigilante.

Ore 10.15 - A Roma anche il capo-ultras Franco Iannuzzi: "E' il giorno più lungo del lupo. Per una stupidaggine siamo fuori dal campionato. Speriamo di essere riammessi, perché è giusto che accada, per la squadra e per questi tifosi. Siamo fiduciosi, siamo in tanti ma mi sono sempre detto ottimista e sono convinto che saremo riammessi in B. Ce lo meritiamo, anche oggi portare tanti tifosi per un'udienza dopo aver conquistato la salvezza sul campo. Siamo tutti uniti attorno a questa maglia, noi la sentiamo come la nostra seconda pelle e lo stiamo dimostrando anche oggi qui nonostante il caldo". 

Ore 10.11 - L'udienza è appena iniziata. 

Ore 9.55 - L'avvocato Chiacchio ha viaggiato in compagnia del presidente Taccone, dell'amministratore delegato Di Gennaro, del direttore sportivo De Vito e del team manager Vecchia. Presenti, ovviamente, anche i professionisti "ingaggiati" per il pool che ha messo in piedi il ricorso presentato al Coni. 

Ore 9.50 - Ecco le prime dichiarazioni dell'avvocato Eduardo Chiacchio: "Siamo convinti che abbiamo carte da giocare, sarà una partita faticosa, ma qualche asso nella manica ce l'ho. Le argomentazioni saranno tante, ma parleremo poco e bene. In alcuni punti, per noi chiari, non possiamo subire contestazioni di sorta. E' una delle sfide più ardite mai provate, ma sono pronto ad affrontarla. Il presidente Taccone è tranquillo, sa bene che da quest'udienza bisogna uscire vincitori". 

E' il giorno del giudizio. Tra pochi minuti, intorno alle 10, inizierà l'udienza al Collegio di Garanzia del Coni presieduto da Franco Frattini. L'Avellino conoscerà il suo destino nel pomeriggio, con la sentenza attesa dalle ore 15. Sono in arrivo almeno 300 tifosi biancoverdi, anche se c'è la possibilità che il numero di sostenitori possa salire considerevolmente arrivando fino alle 1000 unità. Anche D'Angelo e Castaldo saranno a Roma per restare al fianco dell'Avellino. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 31 luglio 2018 alle 15:55
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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