Conferenza stampa di presentazione dal ritiro di Palena per Lorenzo Sgarbi, che ha così parlato per la prima volta da calciatore dell'Avellino. 

Queste le sue parole: "Per fortuna l'esito degli esami che abbiamo fatto sulla caviglia sono positivi. Ero spaventato perché l'anno scorso avevo avuto una lesione a due legamenti della caviglia e quindi eravamo preoccupati dopo l'amichevole dell'altro giorno. Per fortuna stamattina va molto meglio, oggi pomeriggio proverò a correre e se l'esito sarà positivo vorrei fare qualche minuto anche nell'amichevole di domani". 
La trattativa: "Sono molto soddisfatto di essere nell'Avellino. Ho trovato un gruppo di persone che mi hanno fatto sentire a casa. Ci sono stati pochi intoppi e problemi. Credo che sia un gruppo forte, costruito da giovani forti ed elementi di esperienza, che conoscono bene questo campionato. C'è voglia di rivincita, tutti i nuovi arrivati vogliono riportare l'Avellino dove merita, perché l'anno scorso non è finito bene. Non vediamo l'ora di giocare". 
Sullo spazio: "Credo che tatticamente svolgerò un ruolo di prima punta. E' la prima volta che mi cimento con giocatori di questo calibro. Marconi ha esperienza anche in categorie superiori, c'è Patierno che l'anno scorso è stato vice capocannoniere nel girone C. Per me allenarmi con gente di questo calibro è un onore e mi può fare solo bene. E' un reparto ricco di elementi forti, tra cui Plescia, D'Amico, Varela, per me è stimolante giocare insieme a questi giocatori, a 22 anni è giusto fare un passo in avanti". 
Prima volta al Sud e pochi gol: "Quattro anni fa ho esordito tra i professionisti a Legnago, poi mi sono rotto il crociato. Sono riuscito a rientrare, la cosa su cui devo migliorare è la realizzazione, sono altruista, mi sacrifico, ma devo migliorare in zona gol e penso che questa piazza possa farmi fare un altro step in avanti". 
Su Rastelli: "Essere allenato da un mister del suo calibro è un onore, poi avendo fatto l'attaccante può aiutarmi ulteriormente. Ho caratteristiche diverse dagli altri attaccanti, mi piace attaccare la profondità. Abbiamo un reparto offensivo con molte caratteristiche e possiamo essere una mina vagante per questo campionato". 
Stagione del riscatto: "Da nuovo arrivato mi sono informato, l'anno scorso ho seguito un po' avendo amici che giocavano qui. Credo che la classifica non abbia rispecchiato il valore di quella rosa. Bisogna essere ambiziosi, non c'è un obiettivo, ma concentrarsi a partita dopo partita e se avremo la mentalità che ho visto in questo ritiro possiamo toglierci tante soddisfazioni". 
Sul ruolo: "Mi trovo a mio agio come seconda punta, come caratteristiche mi ispiro molto a Osimhen. L'ho conosciuto due anni fa, mi ha detto qualche trucchetto sull'attacco alla profondità e sull'allungo. Mi auguro che posso fare qualche gol in più come lui". 
Sul numero: "Ho avuto sempre l'11, tranne l'anno scorso. E' sempre stato il numero che mi rappresenta, perchè è solitamente l'attaccante esterno che si allarga e quindi ho preso l'11 molto volentieri visto che era libero e nessuno lo aveva chiesto".


A seguire la conferenza completa

La conferenza integrale
Sezione: Copertina / Data: Ven 28 luglio 2023 alle 12:30
Autore: Marco Costanza
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