Ospite della trasmissione sportiva "SottoRete" in onda su JusTv, il presidente dell'Avellino Walter Taccone ha commentato la sconfitta subita dai lupi sabato in quel di Bari: "Non solo nel primo ma anche nel secondo tempo abbiamo creato pericoli agli avversari. In questo momento facciamo un po' fatica a concretizzare le occasioni che costruiamo. Il calcio è fatto così, vince chi segna. Non credo che sia stato un problema atletico anche se era normale che i nostri due centrocampisti accusassero un calo dopo aver corso per più di 70 minuti. Il nostro mister voleva vincere la partita e la dimostrazione è stata l'ingresso in campo di una punta e non di un centrocampista. E' stata una scelta molto saggia. Sono assolutamente soddisfatto di Rastelli. E' innegabile che un po' di fortuna sta venendo meno ma ci può stare. Ora, però, meglio non pensare più a questa partita e concentrarsi sulla prossima gara. Ero in Tribuna a Bari e anche i tifosi galletti erano convinti che prima o poi l'Avellino sarebbe passato in vantaggio. Hanno ottenuto un risultato che nel loro cuore era insperato. Eravamo reduci da una serie di partite nelle quali eravamo stati beffati nei minuti finali. E' normale, dunque, che sia subentrata anche un po' di paura da parte della squadra. Dobbiamo lavorare su quest'aspetto che è sicuramente mentale. Effettivamente, manca un uomo di raccordo che si prenda sulle proprie spalle la responsabilità nei momenti più delicati. La nostra non è una squadra nata per difendersi ma per giocare. Non è vero che buttiamo la palla".

Taccone ha parlato anche dell'andamento del campionato di B nel quale, specie in zona play off, regna un gran confusione: "Lo scorso anno, ad un certo punto della stagione, eravamo secondi, poi abbiamo perso altre posizioni assestandoci intorno al quinto posto per diverse settimane. Ad un certo punto, tra risultati importanti e un entusiasmo ritrovato, i giocatori capirono dove potevamo arrivare e così ottenemmo la promozione. Quest'anno ci stiamo alternando nelle varie posizioni valevoli per disputare i play off ma siamo ancora a soli tre punti dalla Serie A. Bisogna pensare partita per partita. In questo momento possiamo vincere e perdere contro chiunque. Sono convinto che ce la giocheremo alla grande anche a Palermo. Ora, però, dobbiamo concentrarci sul Siena. Non ci sono squadre che mi hanno impressionato molto. Mi piace il Latina, formazione che può dare fastidio a tutti nonostante la sconfitta interna nell'ultimo turno. E' l'unica squadra che mi ha convinto un po' di più. Negli eventuali playoff preferirei incontrare altre squadre".

Taccone si complimenta anche con la linea mediana biancoverde: "Abbiamo il centrocampo più forte della Serie B. Arini, Schiavon e D'Angelo rappresentano lo zoccolo duro di questo reparto. Poi abbiamo un ragazzo fortissimo che si chiama Angiulli e che ogni volta che è entrato ha cambiato la partita. Massimo è un signor giocatore. Non sta giocando molto ma ha dimostrato di essere all'altezza. Abbiamo comprato Pizza che non sta ancora esprimendo le sue qualità ma che è reduce da un'esperienza importante in Lega Pro. Ladrière potrebbe fare il titolare in qualunque centrocampo della B. Quando i campi saranno più asciutti, avremo la possibilità di togliere qualche centrocampista ed inserirne un altro senza snaturare il nostro gioco".

Sul Siena: "E' una squadra diversa dal Palermo. Le loro fonti di gioco sono Rosina e Valiani. Dovremo far giocare lontano dall'area questi due giocatori, arrivare prima di loro sulla palla e ripartire con velocità".

 

Sezione: Copertina / Data: Mer 19 marzo 2014 alle 19:13
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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