Il presidente dell'Avellino Walter Taccone, ai microfoni di AvellinoTV, ha illustrato le ultime frenetiche ore vissute tra l'esonero di Novellino, l'ingaggio di Foscarini e l'attesa dell'arrivo in città dei fratelli Gravina: "E' stata una decisione sofferta quella di rinunciare a Novellino. Sembra una frase fatta, ma è così. Sono molto dispiaciuto, avevamo un rapporto consolidato, quasi affettuoso. Il calcio purtroppo è spietato e non ti dà possibilità di recuperare nulla. Quando accadono cose del genere diventa impossibile non prendere determinate decisioni. L'anno scorso ci ha preso dalle sabbie mobili, salvandoci con un grande girone di ritorno. Quest'anno è andata male. Foscarini ha grande competenza e spero che la svolta teorica si concretizzi in una svolta sul campo. Non ha voltuo parlare del futuro, accontentandosi di tre mesi di contratto e poi a fine campionato si vedrà. Si è comportato molto bene, avrebbe potuto approfittare di una situazione difficile in cui ci troviamo. Iniziamo col piede giusto. Mi aspettavo le dimissioni di Novellino? Ognuno di noi ha un carattere. Ogni persona decide di comportarsi in un modo. Ha deciso di comportarsi così".

Sulla squadra: "I calciatori non hanno alibi, sono pagati profumatamente, guadagnano meglio di chiunque altro. Indossano una maglia gravosa e devono onorarla. I tifosi e noi tutti vogliamo soltanto questo. Però, francamente, ho assistito a un arbitraggio contro il Bari a senso unico. Non voglio fare polemiche, ma nessuno ne ha parlato. Siamo in debito con la classe arbitrale, speriamo di svoltare anche in questo caso".

Sulla svolta societaria: "Con il gruppo Gravina siamo in rapporti ottimi. Speriamo di darci una deadline a stretto giro, per mettere nero su bianco per un accordo importante. Sono in grado di darci una buona mano per continuare l’avventura in Serie B".

Sulle responsabilità di una stagione tormentata: "Io non ho nulla da rimproverarmi. La squadra l’hanno costruita i due direttori con Novellino. Io ho scelto soltanto Ngawa, che nessuno voleva, e si è dimostrato il migliore di tutti. Ho messo in condizione di lavorare serenamente, Novellino è stato trattato come un fratello, sono arrivati calciatori importanti. De Risio quando non gioca te ne accorgi quanto vale, Vajushi abbiamo visto tutti che sa stare in campo e Novellino non era convinto. Abbiamo preso Morero, che voleva Novellino. A gennaio è difficile muoversi. Se cambi tanto significa che in estate hai sbagliato tutto, se cambi poco significa che non ha risorse economiche. Come ti muovi sbagli, ma chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia. Mi prendo una sufficienza per il lavoro svolto".

 

Sezione: Copertina / Data: Mar 03 aprile 2018 alle 17:08
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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