Ai microfoni di PrimaTivvù ha parlato l'ex calciatore dell'Avellino, Salvatore Bagni: "In questo momento lo sport viene dopo la salute e l'economia, anche se è il mio mondo da 40 anni. Combattiamo questa pandemia, superiamola con il nostro comportamento. Bisogna limitare i danni e capire il perché di tanti morti. Ad Avellino ho giocato sette mesi, mi sono divertito, era una squadra forte, costruita in tre giorni, ma alla fine mancammo la promozione in Serie A. Volli l'Avellino, fu la mia prima e unica esperienza in Serie B, arrivai dal Napoli che non volle farmi andare né al Torino, né al Bologna. Sono stato da Dio, è un'esperienza che mi tengo cara. Seguo i risultati dell'Avellino, so delle vicissitudini societarie e della nuova presidenza. Quando ho giocato da avversario con Napoli o Inter c'era un Partenio con oltre 30mila persone, è una piazza che si entusiasma, quindi l'obiettivo minimo è tornare in Serie B. Tra i tifosi c'è sempre entusiasmo, qualche anno fa venni ad Avellino quando portai Nitriansky, parlai con qualche capo ultras e notai l'entusiasmo. La Curva Sud è sempre stata vicina alla squadra, ma servono i risultati e persone serie".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Sab 21 marzo 2020 alle 12:37
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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