Si è tenuta oggi l'udienza di Paolo Palermo, ex procuratore di Armando Izzo rinviato a giudizio per la presunte combine di Modena-Avellino e Avellino-Reggina, entrambe relative alla stagione 2013-2014, per le quali l'Avellino subì una penalizzazione in classifica di tre punti. 

Il difensore, ora al Torino, era stato squalificato per 18 mesi, ridotti poi a 6 mesi in appello. In ambito penale è accusato di concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. 

Ascoltato dal pubblico ministero Maurizio De Marco, presso il Tribunale di Napoli, all'agente è stato chiesto di chiarire i motivi che spinsero Izzo a lasciare l'Avellino. 

Palermo ha dichiarato che il suo ex assistito lasciò l'Avellino per problemi nello spogliatoio, ma la teoria non convince l'accusa. In alcune intercettazioni, tra Palermo e Izzo, il procuratore si lamentava col calciatore per i rapporti che Izzo aveva con alcune persone, qualcuno nel giro della famiglia camorristica Vinella Grassi.

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Gio 03 ottobre 2019 alle 19:26
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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