"Anche se non fa mai piacere leggere certe cose che ti riguardano in prima persona, devo dire che il pezzo uscito oggi (ieri, ndr) sulla Gazzetta ci ha dato una mano per fare chiarezza sulla Scandone: non ho problemi a raccontare tutto con la massima onestà e trasparenza": Gianandrea De Cesare ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" ha l'umiltà di non trincerarsi dietro frasi di comodo e richieste di rettifiche. Va invece dritto al problema di un club in difficoltà economiche, come dimostrano i 20mila euro di adempimenti Comtec non pagati lunedì. "Ci sono delle congiunture negative nel settore della mia azienda, quindi energetico, che ci stanno mettendo in seria difficoltà. Non faccio mistero di com’è la situazione, sto cercando di risolvere la questione nella sostanza piuttosto che nuotare nella tempesta. Purtroppo tutto questo è successo con una squadra nuova dove ci sono elementi che non ci conoscono. Spiego meglio abbiamo avuto problemi anche negli anni passati, ma con con alcuni giocatori bastava guardarsi in faccia negli occhi  per risolvere tutto. Ora, capisco bene che un Cole o un Green si chiedano: ma dove siamo capitati? Vuoi che ci rimettiamo i soldi?”

De Cesare conferma la volontà di trattenere coach Vucinic: "Lasciate stare i giocatori e il tecnico Vucinic che secondo me non ha colpe ed è pure una persona perbene: sacrificarlo mi peserebbe molto, lui fa parte di un'iniziativa tendente al nuovo. Il problema siamo noi, sono consapevole con molto pragmatismo che in questo momento siamo incudine e quando sei incudine devi subire, senza stare a lamentarsi o gridare al complotto. Meglio ammettere la situazione e concentrarsi per risolverla. Mi rendo conto che una società debole rende debole il resto. Non prometto ciò che non ho, ma sto lavorando per rimettere le cose a posto. Mi addosso le responsabilità, in queste ore pagherò il debito con la Comtec per non incorrere nei punti di penalizzazione. Ho chiamato il Presidente della Fip Petrucci e quello della Lega Bianchi per spiegare cosa sta succedendo ad Avellino.”

Il patron, inoltre, ha lanciato un messaggio chiaro ai giocatori: “Le voci e i problemi hanno destabilizzato la squadra. Allo stesso tempo ho detto ad Alberani di andare nello spogliatoio e spiegare tutto: "La situazione è questa: se ve la sentite bene, altrimenti chi vuole può andare via subito".

De Cesare smentisce comunque che a far precipitare il basket sia stato il suo ingresso nel calcio: "Non c'entra niente. Il periodo natalizio è negativo per un'azienda energetica come la nostra ma ora devo dare un segnale di forza. Posso dire, comunque, che non c'è uno sfilacciamento dell società, non c'è assolutamente degrado totale. Sono situazioni legate a questo particolare periodo, è giusto ricordarlo".

Sezione: Focus / Data: Mer 19 dicembre 2018 alle 10:00
Autore: Ugo De Mattia
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