Pasquale Pane, portiere dell'Avellino, ha parlato a margine dell'evento di Pasqua allo Store, analizzando un po' il parapiglia finale di Bari, dove è stato espulso e commentando gli obiettivi dei lupi.

Queste le sue parole: "Ci tengo a partire dal fine gara di Bari. Sono stato coinvolto nel parapiglia finale, dove sono entrato in campo per dividere e proteggere alcuni miei compagni che erano stati accerchiati dai calciatori avversari. Mi sono ritrovato in un parapiglia, ho reagito d'istinto, sbagliando. Non sono gesti belli, non mi appartengono e sono rammaricato per quanto accaduto. Mi sono già scusato con chi di dovere. Non sono cose belle nè in primis per me e nè per l'Avellino stesso". 

Il suo ruolo nel gruppo: "Vi ringrazio per le belle parole, il gruppo si sta preparando bene per questo finale di campionato, vogliamo fare il massimo per agguantare il secondo posto. Purtroppo non dipende più da noi, ma noi pensiamo a vincerle entrambe e poi vediamo. Cosa serve rispetto all'anno scorso? Più determinazione, più voglia, abbiamo anche più esperienza, poi ogni gara è una storia a sè. Cerchiamo di fare i risultati, pensiamo positivo e pensiamo a far bene. Poi se arriveremo secondi, terzi, quarti, questo non posso saperlo. Piangersi addosso è inutile". 

Mai vinto uno scontro diretto: "Purtroppo i numeri non mentono, con squadre di prima fascia abbiamo fatto pochi punti, ma siamo sempre lì. Speriamo di ribaltare questi numeri ai playoff". 

Rimpianti per il campionato: "Certo che ci sono rimpianti e rammarico. Qualche pareggio in meno sarebbe stato l'ideale. Ma i numeri non mentono, i punti che abbiamo sono quelli che abbiamo meritato". 
Sezione: Focus / Data: Ven 15 aprile 2022 alle 11:30
Autore: Marco Costanza
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