Ospite di LVS di Sportchannel214, Luis Vinicio, ex allenatore dell'Avellino, tra gli altri, nell'anno del terremoto, ha parlato di un libro che ripercorre la sua carriera e la sua storia, tra cui quella ad Avellino. 
Il libro è titolato "Il Leone di Belo Horizonte" di Paquito Catanzaro. 
Queste le parole di "O Lione": "Si abbiamo redatto questo libro molto interessante. Nel libro ovviamente Avellino ha un grande spazio, ho vissuto anni stupendi, le mie battaglie con il presidente Sibilia, le salvezze ma anche i drammi come il terremoto e la retrocessione del 1988, quando però io fui mandato via prima della fine del campionato".
La stagione del terremoto: "Il terremoto è stato un momento incredibile, qualcosa di inimmaginabile, un disastro. Però quell'anno è stato un anno indimenticabile, perchè avevamo una squadra strepitosa, che partiva dalla penalizzazione, avevamo Tacconi, Vignola, Juary, una squadra fantastica. Fu un susseguirsi di emozioni molto belle, in tutti i sensi e quella salvezza del 1980-81, fu come vincere un campionato. Siamo stati quasi un mese a Trieste ad allenarci, a causa del terremoto, esperienze incredibili, difficoltà che nessuno immagina ora". 
L'Avellino di oggi: "Purtroppo non riesco a seguirlo, stando in casa non riesco a seguire più di tanto. Io seguirei l'Avellino tutte le partite, allo stadio, sarei al Partenio ogni domenica, ma ora non si può".
Su Di Somma: "E' stato un grande capitano, era un libero di grosse possibilità, ha scritto pagine importanti di questa squadra". 
 

Sezione: Focus / Data: Mar 16 marzo 2021 alle 09:00
Autore: Marco Costanza
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