Il Lecco è passato nel giro di tre giorni dalla gioia per la Serie B ritrovata dopo 50 anni (con la finale playoff vinta contro il Foggia), alla ormai scontata bocciatura della sua domanda di iscrizione alla serie cadetta. Il club lombardo non ha uno stadio idoneo indicato nella domanda di iscrizione. Come riporta la Gazzetta dello Sport, tutti i documenti necessari sono stati presentati in fretta e furia, dato che la certezza della nuova categoria è arrivata domenica, ne mancava uno: l’indicazione dello stadio dove giocare le gare interne. Perché l’impianto di Lecco al momento non è a norma. Dopo qualche sondaggio con il Monza, lunedì la società si è concentrata sulla questione, battendo varie strade (Brescia, Novara e Vercelli), per trovare l’unica soluzione percorribile a Padova, a 236 chilometri di distanza. In poche ore però non è stato possibile raccogliere tutta la documentazione per indicare lo stadio Euganeo. Senza stadio, l’iscrizione non può essere accettata. Fatto senza precedenti in B. Non solo la domanda di iscrizione alla B sarà respinta, ma il Lecco non ha presentato nemmeno domanda per la Serie C, visto che era stato promosso, quindi si ritrova iscritto a nessun campionato.

Cosa accadrà ora? Il rischio Serie D è dietro l’angolo per la compagine lombarda. I legali , spiega la Gazzetta, punteranno sul ritardo di inizio dei playoff non dovuto al Lecco e sul merito sportivo. Non sarà possibile avere finestre per sistemarsi. Il Lecco nel ricorso che presenterà dovrà puntare sulla Serie B a 21 squadre oppure sulla C a 61, strade comunque difficilmente percorribili. Altrimenti, sarà Serie D.

Sezione: Le altre di Lega Pro / Data: Gio 22 giugno 2023 alle 17:00
Autore: Marco Costanza
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