Se il Natale era stato amaro, amarissimo come ha detto Novellino in conferenza, quantomeno l'Avellino passerà un buon capodanno, chiudendo il girone di andata a quota 25, in perfetta media salvezza. Se la quota per la tranquillità è infatti generalmente fissata a 50 punti, a fine girone di andata l'Avellino è esattamente a metà strada, nonostante i tanti butti gettati alle ortiche, le occasioni perse e i rimpianti. Rimpianti probabilmente giusti se si pensa che l'Avellino avrebbe potuto avere tranquillamente 3-4 punti in più gestendo diversamente alcune situazioni.
Ma tant'è, il futuro, finora grigio, comincia a rischiararsi. Si ricomincia a vedere un principio di gioco voluto da Novellino e osservato fino al derby con la Salernitana, forse anche perché si cominciano anche a recuperare alcuni giocatori fondamentali come Rizzato, Ngawa, lo stesso Bidaoui che ha dimostrato di saper essere devastante quando in forma. E mancano ancora gli infortunati come Gavazzi e Morosini. La squadra sembra essersi sbloccata dopo il vantaggio con la Ternana, e non è un caso che tante volte da queste colonne abbiamo richiamato una sorta di blocco psicologico.
Certo abbiamo anche richiamato l'attenzione sulla necessità di intervenire sul mercato, proprio dopo la partita con lo Spezia, e non si cambia certo idea per aver battuta una Ternana apparsa davvero poca cosa (e che comunque stava riaprendo il match alla fine). Qualcosa va ancora messo soprattutto a centrocampo e in difesa, mentre in avanti se Asencio resterà su questi livelli e Morosini recupererà per tempo, non ci sarà bisogno di altri innesti.

Novellino in conferenza ha ritrovato coraggio e buonumore tornando a pensare in grande. Noi diciamo che è giusto essere coerenti e, se fino a qualche settimana fa si guardava con preoccupazione alla zona salvezza, è giusto che si continui così almeno finché la zona play-out (ora distante 2 punti) resterà così vicina. L'importante ora, lo ripetiamo ancora, è ritrovare serenità, fiducia nei propri mezzi e gioco. Quelli che si sono visti insomma a inizio campionato. Qualche innesto tecnico farà il resto.
Ben venga quindi questa lunga sosta: per recuperare le pile, per rilassarsi con maggiore convinzione nei propri mezzi, per lavorare con tranquillità e soprattutto consapevoli di aver chiuso il girone di andata a metà classifica. Sembra poco, ma è un ottimo modo di ricominciare il girone di ritorno.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 28 dicembre 2017 alle 23:37
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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