Avete mai letto quando Max Allegri su Twitter ha spesso scritto "Fiuuuuuuuuu"? Significa scampato pericolo, che qualcosa poteva andare storto ma invece è andato, alla fine, nel verso giusto. Ecco, è un po' questo lo stato d'animo dell'Avellino, come a dire: "per fortuna che ci è andata bene", anche se tutto sommato il pareggio si potrebbe interpretare come risultato stretto agli irpini che per un'ora hanno abbondantemente fatto la partita. Ne sa qualcosa il portiere del Modena Provedel che tra parate buone e strafalcioni ha comunque tenuto la porta inviolata fino al minuto 91, quando Benjamin Mokulu con un tuffo degno del miglior Rosolino ha insaccato di testa il pallone in rete. Braglia ammutolito? Macchè, lo stadio modenese era più a tinte biancoverdi che gialloblù. Eh già perché l'Avellino pare aver giocato in casa anche oggi, grazie ai circa mille tifosi giunti in Emilia. E così, nella settimana dei finocchi, in cui Marcello Trotta ha fatto le valigie (che erano già pronte da diversi giorni), dove Mokulu non si è allenato, dove Arini ha dato forfait e dove Insigne ha avuto la febbre, l'Avellino non cade, anzi, si carica ulteriormente in una partita molto complicata, contro una squadra che come aveva avvisato Tesser, è molto difficile da affrontare tra le mura amiche. L'attacco è sembrato un po' spento. Castaldo non ha giocato una grande partita, ammettiamolo. Ma non è una critica, per l'amor di Dio, Gigi è sempre tra i migliori e ci può stare, ogni tanto, un calo. Però è stato prezioso, insomma, la pagnotta se l'è guadagnata, non è che ha mandato qualcuno a comprarla per lui. Tavano, invece, è un discorso a parte. Vanno bene tutti gli acciacchi, ma anche coloro che lo hanno sostenuto fino a pochi giorni fa cominciano a storcere un po' il naso. Due gol per un giocatore del suo calibro che ha comunque giocato spesso, rappresentano un bottino molto magro. E per fortuna che l'Avellino vanta un attacco sempre a segno, altrimenti sarebbero stati "cavoletti amarissimi", tanto per fare una citazione di un vecchio film che nemmeno sto a dirvi. Ci ha pensato Mokulu. Settimo centro in campionato, bel gesto tecnico, niente da dire. E' ormai diventato una garanzia. Quando lo vedi a bordo campo pronto ad entrare il tifoso nutre la speranza che il numero 9 possa cambiare le cose. L'anno scorso, invece, non era proprio così. Segno evidente che Tesser ha lavorato bene sul ragazzo. Ma il mister sta lavorando bene su ogni cosa, alla fin fine, diciamocelo. Ha una mentalità vincente, vuole che si giochi a calcio. E guardate che non tutti gli allenatori vantano questa dote. A buon intenditor poche parole.

Dando uno sguardo al mercato, rapidissimo, perché è inutile stare lì a sfogliare la margherita degli attaccanti e di chi potrebbe o vorrebbe vestire la maglia dell'Avellino in sostituzione di Trotta. Che manchi solo un attaccante ormai s'è bello e capito, soprattutto dopo l'arrivo di Migliorini. Il gigante della difesa che si è presentato in punta di piedi, come uno scolaretto al primo giorno. Con tanta voglia di imparare e basta. Era in panchina al "Braglia" e ha potuto ammirare da vicino tutto lo spirito e la determinazione che bisogna mettere in campo quando si è tesserati dell'Us Avellino. Sarà, anche lui, una pedina molto importante nello scacchiere di Tesser. Nel frattempo, dicevamo, sul taccuino di Enzo De Vito ci saranno diversi nomi per puntellare l'attacco, rimasto ormai vuoto in una casella. Ma attenzione, perché spendere va bene, ma non tanto per. E questo la società lo sa bene. Una ipotesi da non scartare è l'avanzamento di Insigne nel pacchetto avanzato.
1- Quando ha libertà di inventare e giocare negli ultimi venti metri può essere decisivo.
2- Sarebbe una buona soluzione interna nel caso in cui tutti gli obiettivi diventassero difficili da raggiungere.
Detto questo, non si perde dalla sfida contro il Trapani e l'entusiasmo è alto. Un settimo posto in classifica da difendere con le unghie e con i denti già dal match di venerdì sera contro il Cagliari. Finalmente il ritorno di Rastelli e Pisacane ad Avellino. Ed ora scatenatevi su come saranno accolti. Però sempre col sorriso. Non si esageri. Alla prossima.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 23 gennaio 2016 alle 19:07
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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