Ci è andata di traverso. La Strega intendo. Potevamo berla tutto d'un fiato come eravamo riusciti a fare nel primo tempo, ma la mano non ha retto nella ripresa ed il bicchierino ci è scivolato. Risultato: colpo di tosse forte, forse due. Per fortuna però che dopo la tosse ci si riprende. Poteva andare peggio di sicuro. E quindi meglio guardare il bicchiere mezzo pieno, di acqua stavolta. In una giornata di sole, un clima derby perfetto. Bisognava solamente vincere, per poco l'Avellino non ci è riuscito. Un inizio di partita che ha fatto capire cosa ha fatto Novellino alla testa dei suoi ragazzi. Gli ha trasmesso grinta, determinazione, "cazzimma", per dirla alla meridionale, visto che, si tratta di derby capiranno anche gli avversari. Verde ha vestito i panni dell'illusionista, con un gol bellissimo. Sembrava Del Piero allo specchio, perchè l'ex Juve è un destro, il 7 dell'Avellino un mancino puro. E allora lo stadio è esploso, come è giusto che sia. Un primo tempo mandato in archivio con un entusiasmo pazzesco. Tutti eccezionali. Reparti vicini, compatti e ripartenze fulminee con gli esterni ricchi di qualità. I due attaccanti davanti, poi, hanno fatto a sportellate per tutto il tempo non risparmiandosi mai: grandissima prova da parte di Ardemagni che attraversa una fase di netta ripresa. Merito della cura Novellino che lo conosce bene. E così, mentre con il bicchierino in mano facevamo roteare il polso, come fanno quelli col vino, come si chiamano. Ecco, i sommelier, il bicchierino è sfuggito. Ma lo abbiamo raccontato già prima come è andata. Un vero peccato, mancava l'ultimo sorso, quello migliore che ti fa restare in bocca tutto il sapore. Perso quello, è come se avessi perso tutto ciò che hai già bevuto. Insomma, lo sapete come funziona in questi casi, non devo di certo darvi io lezioni.

Sta di fatto che è stata una bella partita, un tempo ciascuno. Diciamoci la verità, nel secondo tempo l'Avellino poteva anche perderla perchè dopo il pareggio il Benevento ha acquisito coraggio. Va bene così, chi si accontenta gode. Resta la classifica corta e resta una squadra in crescita. Meglio tardi che mai. In attesa del mercato di gennaio questo Avellino può dire la sua in chiave salvezza. Ce lo auguriamo tutti. E un consiglio: il bicchierino, la prossima volta, cerchiamo di tenerlo più stretto.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 10 dicembre 2016 alle 17:17
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
vedi letture
Print