Il sogno sfuma per questione di centimetri. Una traversa spedisce l'Avellino a casa e porta in finale il Bologna che raccoglie molto di più di quanto meritato in queste due gare. La gara dei lupi avrebbe meritato un esito diverso. Purtroppo nel calcio non sempre vince chi merita. Nonostante una partita eroica, l'Avellino non riesce a vincere con due gol di scarto. La traversa di Castaldo ad un minuto dal termine salva il Bologna da una clamorosa eliminazione e spedisce a casa un Avellino memorabile. Difficile trovare anche le parole per commentare un momento del genere. Da una parte c'è la soddisfazione per quello che comunque questa squadra è riuscita a dare, fino all'ultimo secondo. Dall'altra, però, c'è un profondo rammarico perché sarebbe bastato davvero pochissimo per andare a finale. La sensazione è che se l'Avellino fosse riuscito a superare anche quest'ostacolo a quel punto probabilmente anche il traguardo finale non sarebbe stato mancato.

In queste due gare la fortuna e anche qualcos altro non ha di certo aiutato i lupi. Lo ha dimostrato la gara dell'andata, nella quale l'Avellino è stato punito da un solo tiro in porta. Lo dimostra la partita di oggi. Il gol del 2-2 è nato da un errore di Frattali, fino a quel momento perfetto, con il pallone che è arrivato proprio sui piedi di Cacia che ha trovato una rete anche piuttosto difficile. Lo dimostra la traversa finale del simbolo di quest'Avellino, quel Gigi Castaldo che con i suoi gol aveva trascinato i lupi durante tutta la stagione e che solo per una questione di centimetri non ha regalato la finale ai lupi. Oltre ai calciatori biancoverdi un plauso va fatto all'intero popolo irpino, in particolare ai più di 2.000 tifosi giunti al Dall'Ara convinti che i lupi avrebbero potuto fare l'impresa ed è stato anche grazie a loro che l'Avellino ha trovato la forza di crederci fino all'ultimo secondo. 

Quando un sogno così grande sfuma per così poco potrebbe essere difficile riprendersi. Lo stesso Castaldo al termine dello scorso campionato, dopo la gara di Padova, ammise che ci volle molto tempo per dimenticare quel brutto ko che costò la qualificazione ai play off. Quest'anno, sotto questo punto di vista, è andata anche peggio perché solo per pochi centimetri l'Avellino non si è qualificato per la finale che sarebbe valsa la Serie A. Sarà difficile ripartire ma bisognerà farlo perché l'Avellino per il terzo campionato consecutivo giocherà in Serie B e questo certamente non è cosa da poco. Tra pochi giorni sarà già tempo di scelte, in primis quella dell'allenatore. Ora, però, meglio concedersi qualche giorno di riposo per metabolizzare meglio quanto accaduto e decidere il futuro a mente fredda. Per il momento, possiamo solo ringraziare mister Rastelli, la società, la squadra e i tifosi per quanto fatto durante tutto l'arco della stagione. Il popolo biancoverde non dimenticherà mai tutto questo. Dopo anni di sofferenze i lupi hanno di nuovo ricominciato a credere in qualcosa di importante che quest'anno è sfuggito ma che potrà sempre essere riconquistato. GRAZIE AVELLINO!

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 giugno 2015 alle 20:30
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
vedi letture
Print