"Mamma fammi del caffè, buono, stretto". "Quanto zucchero?". "Dieci cucchiaini, ho l'amaro in bocca". Non ho mangiato nulla di schifoso, non è quello il problema. E' che magari la sconfitta dell'Avellino a Brescia non ci stava proprio tutta. Al Rigamonti si poteva uscire indenni, con un punticino nella tasca della tuta, chiusa ben bene con la zip fino a sopra. Invece niente. Caracciolo Antonio, che di mestiere fa il difensore, ha invece realizzato un gol sporco, da rapinatore d'area, aiutato per onor di cronaca da un bel po' di fortuna nel trovarsi il rimpallo a favore. Eh ma il calcio è questo. Una volta godi, un'altra piangi. L'Avellino visto a Brescia, diciamocelo, non è stato superlativo però i ragazzi hanno giocato una partita molto intensa, di cuore. E nel finale si poteva pareggiare. Tre occasioni molto ghiotte capitate sulle teste di Joao Silva e Mokulu, ma non solo. Il centravanti belga si è trovato sul destro un gol facile facile da mettere in porta, ma a tu per tu col portiere non è sempre glaciale come dovrebbe. La truppa di Tesser si allontana quindi dalla zona playoff ma non è un dramma, perchè la classifica di Serie B è sempre corta e mai rappresenta un vero problema a questo punto del campionato. C'è gente che ha tirato troppo la carretta e ha bisogno di rifiatare, rifiatare per bene. E' un momento in cui bisogna unire le forze e provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo per uscirne più vivi che mai. Un paio di appunti, senza presunzione ovviamente, sulla gara vista stasera a Brescia.
1- Sbaffo sembra un pesce fuor d'acqua.
2- Joao Silva ha bisogno di essere rifornito maggiormente per mettere in luce le sue doti di finalizzatore.

Ma finchè la barca va lasciala andare, il che tradotto vuol dire che fino a quando il campionato dell'Avellino resta positivo meglio non lamentarsi, perchè tante piazze importanti si ritrovano sui campi impolverati della Serie D o della Lega Pro. Stiamo vivendo da tre anni una bellissima realtà, che ci ha resi orgogliosi in ogni parte d'Italia. Quindi alcune sconfitte scivolano addosso come la pioggia sull'impermeabile, giallo preferibilmente, come quello di un noto presidente. E così, poche ore dopo l'Oscar vinto da Di Caprio, gli irpini cadono su un campo molto ostico. Ci può stare perchè i ragazzi di Boscaglia hanno dimostrato di essere terribili. Il punto è: rivedremo un Avellino splendente come nel mese di dicembre? Torneremo ad ammirare il super Castaldo di qualche settimana fa? Domande al quale magari daremo una risposta nei prossimi editoriali, sperando di poter essere molto più positivi, anche se, questa notte Tesser potrà comunque dormire sonni tranquilli.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 marzo 2016 alle 23:56
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
vedi letture
Print